Venerdì 24 e sabato 25 maggio torna a Magliano Alfieri Urtija, il festival che riflette la - e sulla - provincia. Sotto il “segno dell’ortica” ci sarà spazio per arte, musica, escursioni guidate, degustazioni e dibattiti in-festanti.
Tema dell’edizione 2024, il rapporto tra il limite e il suo superamento: cosa definisce il “vivere in provincia”, il rispetto dei confini o il diritto di ignorarli, l’ubbidienza agli stereotipi o la voglia di superarli? Urtija, il festival che riflette la - e sulla - provincia, torna a Magliano Alfieri per celebrare la sua quarta edizione. Quest’anno si articolerà sulla serata di venerdì 24 e tutta la giornata di sabato 25 maggio.
La domanda urticante della nuova edizione ruoterà attorno al tema del limite. Una riflessione in arte e musica sui limiti e sul loro contrario, la tracotanza, all’interno di una società che spinge a non averne, senza curarsi di questo approccio. I limiti, soprattutto in provincia, vanno difesi o accettati, vanno superati o ridiscussi? Il vaso di Pandora (a cui i visual di quest’anno si ispirano), va rispettato nel suo divieto o aperto senza remore in un tripudio di “traco-danze”? A questi interrogativi proveranno a dar riposta artisti, musicisti, produttori vitivinicoli, camminatori, pensatori e semplici… “provinciali” in una due giorni ricchissima di appuntamenti.
ARTE, VINO E MUSICA: TUTTI I “SENSI” DEL LIMITE
Venerdì 24 maggio
Urtija prenderà il via venerdì 24 maggio a partire dalle 18.00 con l’inaugurazione di una mostra d’arte contemporanea al Castello di Magliano Alfieri. Una collaborazione tra Techne Art Service e GART Arte Contemporanea offrirà al pubblico la possibilità di visionare gli allestimenti di Confini Intrinseci, mostra d’arte sacra contemporanea a cura di Tempio Industriale, al secolo Valerio Perino, artista torinese che ha creato un percorso visivo coerente il tema dell’edizione Urtija 2024.
Dalle 19.00, presso il Parco del Belvedere, si “assaggerà il limite”. La degustazione Limiti geografici: limiti naturali e limiti scelti introdurrà il pubblico al tema dei vini e dei loro areali di produzione tra rispetto dei confini geografici imposti dalle denominazioni e libera scelta dei vignaioli nell’introdurre nuove (o antiche) varietà in un determinato territorio. Saranno presenti i produttori Braccia Rese, Vite sparse e 8 pari.
A partire dalle 21.00, sempre all’interno del Parco, via libera alle danze. Sul palco saliranno gruppi di giovani promesse: Edera (cantautrice torinese, parte della band Irossa), Hey!Himalaya (collettivo musicale di Lecco che mescola cantautorato ed elettronica) e Pellegrino dj Set (tra i pionieri del sound mediterraneo). In apertura, il gruppo albese dei Tanz Akademie presenterà il nuovo disco in una sessione unplugged. I nottambuli potranno invece godere dei ritmi caraibici di El Maradona, il primo “Picó d’Europa”, coloratissimo soundsystem artigianale ispirato agli omonimi Picó colombiani che da sempre animano le feste sudamericane.
VIVERE, PASSEGGIARE, DEFINIRE IL LIMITE
Sabato 25 maggio
Sabato 25 maggio Urtija riprende le sue “provocazioni” con due momenti pensati per sperimentare i limiti della provincia.
Alle 16.00 in programma la passeggiata guidata dalla guida naturalistica Martina Cerruti e ispirata dal fotoreporter Matthias Canapini. Una breve escursione nei dintorni di Magliano Alfieri per superare i limiti del proprio sguardo e abbracciare ciò che spesso consideriamo scontato: il paesaggio che ci circonda. La passeggiata prevederà alcune soste in cui si potranno osservare gli scatti realizzati dal laboratorio di fotoreportage tenuto nelle scuole del territorio dall’Associazione Ragazzi del Roero.
Alle 18.00, il Castello di Magliano Alfieri ospiterà il talk Abitare il limite, le sfide della provincia. Un dialogo aperto a tutti su gentrificazione, turismo ed ecologia dei luoghi che consideriamo “ai margini”. Invitati speciali Giacopo Pozzi (antropologo culturale IULM) e Andrea Barolini (direttore di Valori.it), modera Erika Grasso (antropologa culturale Unito).
Alle 20.00, al Parco del Belvedere torna la musica con Amedeo Viglino (sperimentatore sonoro di Neive), Age Otori, Golpe (rock torinese ispirato alla Prima Repubblica) e Marta Del Grandi (eterea cantautrice di Milano dal sorprendente sound internazionale). A seguire, dj set di Ballamozzarella (italodisco torinese firmata Discomederni) ft. El Maradona.