BRA - Bra: Daniele Pecci porta al Politeama 'Il fu Mattia Pascal'

Mercoledì 30 gennaio va in scena a teatro l’adattamento del capolavoro di Pirandello

19/01/2019 18:11

Il capolavoro letterario di Pirandello “Il fu Mattia Pascal” va in scena mercoledì 30 gennaio 2019 al Teatro Politeama Boglione di Bra, nell’adattamento di Daniele Pecci con regia di Guglielmo Ferro. 
 
La trama è nota. Mattia Pascal (interpretato dallo stesso Pecci) vive a Miragno, immaginario paese della Liguria. Il padre, intraprendente mercante, ha lasciato alla famiglia una discreta eredità, che presto va in fumo per i disonesti maneggi dell’amministratore. Per vendicarsi, Mattia ne compromette la nipote Romilda, che però poi è costretto a sposare, ritrovandosi anche a convivere con la suocera, che lo disprezza. La vita familiare è un inferno e il suo modesto impiego umiliante. Mattia decide allora di fuggire, per tentare una vita diversa. A Montecarlo, dove vince alla roulette un’enorme somma di denaro, legge per caso su un giornale della sua presunta morte. Ha finalmente la possibilità di cambiare vita. Col nome di Adriano Meis comincia a viaggiare, poi si stabilisce a Roma come pensionante in casa del signor Paleari dove si innamora della figlia di lui Adriana, che vorrebbe proteggere dalle mire del losco cognato Terenzio. Ma la nuova identità fittizia non gli consente di sposarsi, né di denunciare Terenzio, perché Adriano Meis per l’anagrafe non esiste. Architetta allora un finto suicidio per poter riprendere la vera identità. Tornato a Miragno dopo due anni, nessuno lo riconosce e la moglie è ormai risposata e con una bambina. Non gli resta che chiudersi in biblioteca a scrivere la sua storia e portare ogni tanto dei fiori sulla tomba del Il fu Mattia Pascal.
 
“L’adozione di una recitazione lineare, l’essenzialità del messaggio drammaturgico in questo ‘Il Fu Mattia Pascal’ servono a ripartire i tre personaggi (ndr Mattia Pascal, Adriano Meis e il redivivo Mattia Pascal) e i tre punti di vista delle diverse vicende – spiega il regista Guglielmo Ferro -. È uno stare in equilibrio di Mattia sulla scena. I portali del baratro sono sempre in azione. Si aprono e si chiudono su ricordi, incubi, amori, malumori, famiglie, donne, città. Un’acrobazia della coscienza sull’incoscienza, della morte sulla vita”. In scena, insieme a Daniele Pecci, Rosario Coppolino e Maria Rosaria Carli, con Giovanni Maria Briganti, Adriano Giraldi, Diana Höbel, Marzia Postogna e Vincenzo Volo. 
 
Daniele Pecci è uno degli attori italiani più amati e noti degli ultimi anni. La sua passione per la recitazione esplode a 16 anni grazie all'Amleto di Shakespeare, mentre partecipa al suo primo seminario sul teatro. Debutta in televisione con la miniserie "Deserto di fuoco", ma il grande successo arriva nel 2000 con "Il bello delle donne", cui seguiranno tante altre serie di successo. Non tralascia il cinema, dove prende parte, tra gli altri, ai film  "Mine Vaganti" di Ferzan Özpetek; "The Tourist" di Florian Henckel von Donnersmarck e "Manuale d’amore 3" di Giovanni Veronesi. Celebri le sue fiction Rai "Orgoglio" e "L’ultimo padrino". A teatro, è stato protagonista di Medea diretta da Gabriele Lavia, Kramer contro Kramer per la regia di Patrick Rossi Gastaldi, Edipo Re per la regia di Daniele Salvo. 
 
Guglielmo Ferro, figlio del grande attore Turi Ferro e di Ida Carrara, si è formato accanto a registi quali Mario Missiroli, Sandro Sequi, Lamberto Puggelli e Antonio Calenda. A teatro ha firmato la regia di oltre settanta spettacoli prodotti dai più importanti teatri italiani, dirigendo tra gli altri Ugo Tognazzi, Turi Ferro, Massimo Dapporto, Arturo Brachetti, Remo Girone. Ha diretto la rassegna internazionale “Gesti contemporanei” (2001-2011) e Mar de tierras in collaborazione con Jachim Ruiz, ha progettato e realizzato lo spettacolo di apertura dei campionati mondiali di scherma 2011. Negli ultimi anni, oltre a curare la regia di eventi speciali come lo spettacolo multimediale “Dorando” a Londra o "Pollok", in occasione della mostra su Jackson Pollok al Gugghenaim Museum, Ferro si è cimentato con l'opera lirica dirigendo due edizioni della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti e il Tristna und Isolde di Richard Wagner. Ha da poco diretto a teatro Giuseppe Zeno ne Il sorpasso, tratto dal capolavoro di Dino Risi. E’ stato vincitore di due "Biglietti d’oro", con “Servo di scena” di Ronald Hardwood e “Il malato immaginario” di Molière.
 
Lo spettacolo inizia alle ore 21. Il prossimo appuntamento a teatro è domenica 10 febbraio 2019, con Maria Grazia Cucinotta, Michela Andreozzi e Vittoria Belvedere in “Figlie di Eva”. Il programma completo degli spettacoli è sul sito www. turismoinbra.it. Maggiori informazioni all’Ufficio cultura turismo e manifestazioni del Comune di Bra, in piazza Caduti per la Libertà 20, o chiamando lo 0172.430185.


Le date dell'evento:

c.s.

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