La celebrazione della Liberazione e della riconquistata libertà ha origine da un decreto legislativo luogotenenziale del 22 aprile 1946. Su proposta dell’allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il principe Umberto emanava “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946, è dichiarato festa nazionale”. La ricorrenza sarà celebrata anche negli anni successivi, ma è solo con la legge 260 del 27 maggio 1949 che viene istituzionalizzata stabilmente come festa nazionale.
Quest’anno ricorre il 73° anniversario della Liberazione e anche Cherasco, come le altre città di tutta Italia, si appresta alla celebrazione. Si inizia martedì 24 aprile 2018 alle 8,45 con la deposizione delle corone d’alloro alle lapidi e cippi dei Caduti nel capoluogo, al cimitero del capoluogo e nelle frazioni. Domenica 29 aprile alle 10 adunanza davanti al Municipio con la partecipazione del coro “Le giovani voci di Cherasco”, seguirà il corteo fino alla chiesa parrocchiale di San Pietro, dove sarà celebrata la Messa in memoria dei Caduti, delle vittime civili e deportati. Alle 11,15 davanti al Municipio onori ai Caduti della Guerra di Liberazione, posa corona d’alloro, allocuzione; il corteo proseguirà verso il Monumento ai Caduti di piazza Vercellone per l’alza bandiera e onore ai Caduti con deposizione della corona d’alloro.
In frazione Roreto, sempre domenica 29 aprile, alle 9,40 l’appuntamento è davanti al Monumento ai Caduti per l’alzabandiera, gli onori e la posa della corona d’alloro. Seguirà la Messa in parrocchia. Nelle frazioni di San Bartolomeo, San Giovanni Sarmassa, Bricco, Cappellazzo e Veglia il ricordo
dei Caduti presso i monumenti o le lapidi avrà luogo dopo le funzioni religiose nelle rispettive parrocchie.
"Invitiamo tutta la cittadinanza, ma soprattutto i giovani a partecipare a queste celebrazioni – commentano il responsabile coordinatore delle manifestazioni civili, Gian Carlo Ciberti e il sindaco Claudio Bogetti – perchè ricordare e onorare chi ha sacrificato la propria vita per donarci la libertà è un dovere di tutti. Cherasco sente particolarmente questo momento ricordato dalla Medaglia d’argento al merito civile che la città ha ricevuto nel 2005 e che è ricordata nella lapide nell’atrio del Municipio".
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