È visitabile fino al 12 gennaio 2020 a palazzo Salmatoris, a Cherasco, la mostra “Picasso e la sua eredità nell'arte italiana”. Inaugurata nell'ottobre scorso, l'esposizione ha ottenuto vasto consenso di pubblico, con oltre 5000 visitatori. Molte sono state anche le scuole, di ogni ordine e grado, che hanno visitato la mostra. Le antiche sale del palazzo che ha fatto da scenario ad importanti eventi storici, come la firma dell'Armistizio napoleonico del 1796, e che ha ospitato la Sindone nel 1706, accolgono una sessantina di lavori, tra dipinti, sculture in ceramica, disegni e opere grafiche di Picasso, prodotti in diversi momenti espressivi.
Nella sezione dedicata alla “scomposizione della forma” la mostra analizza autori come Sironi, Campigli, Tozzi, Guttuso, Morando, Giulio D’Anna, Birolli, Soffici e altri ancora. Volendo verificare l'ampliarsi delle possibilità linguistiche nate dall’utilizzo dei materiali e all’applicazione del collage si trovano gli strappi di Rotella, Soldati, le ricerche materiche di Burri e informali di Enrico Baj, sino alle prove sperimentali e di grande impatto visivo delle superfici di molti maestri dell’arte moderna e contemporanea. Chiude la rassegna una sezione dedicata alla ceramica, all’esperienza picassiana di Vallauris (qui, nel 1947 il Maestro produce, in pochi anni, centinaia di opere in ceramica) e alla sua conseguente influenza sui maestri che hanno lavorato e prodotto ad Albissola. La mostra si compone di un centinaio di opere provenienti da collezioni pubbliche e collezioni private italiane ed è corredata da un catalogo che contiene i testi dei curatori, Cinzia Tesio e Rino Tacchella, e la riproduzione a colori di tutte le opere esposte. "I numeri che, giunti a metà del suo percorso, la mostra ci offre dimostrano la grande qualità di questa esposizione – commenta il vicesindaco Claudio Bogetti. - L'Amministrazione ha sempre creduto nell'arte e nella cultura come veicolo turistico, scelta che sta dando i suoi buoni frutti. Molti sono infatti i visitatori che arrivano da fuori provincia e che, oltre a visitare la mostra a palazzo Salmatoris, hanno la possibilità di conoscere la nostra città, sia sotto l'aspetto artistico e storico, che su quello enogastronomico. Offrire eventi di alta qualità oggi è essenziale per il settore turistico, uno dei comparti economici più significativi per il nostro territorio. Il Comune da solo non riuscirebbe ad affrontare eventi di tale portata, che vengono realizzati grazie al contributo di fondazioni bancarie e istituti di credito e dalla Regione Piemonte, che credono nella bontà delle proposte e aiutano concretamente a metterli in campo".
In concomitanza dei giorni festivi la mostra sarà chiusa il 25 dicembre e il 31 dicembre. Il 26 dicembre aperta dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19; il 1 gennaio, solo al pomeriggio, dalle ore 14.30 alle 19; il 6 gennaio 2020, tutto il giorno dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19. Negli altri giorni saranno mantenuti i normali orari: da mercoledì a sabato: 9,30-12,30 e 14,30-18,30; domenica: 9,30-13 e 14,30-19. Il biglietto costa 8 euro, ridotto 5 euro per ragazzi dai 12 ai 18 anni, over 65, studenti universitari, gruppi minimi di 15 persone. Per i cheraschesi l'entrata è libera.
Le date dell'evento: