Apre sabato 2 ottobre 2021 l’ultima mostra in programma nella chiesa di San Gregorio è “Donna: sostantivo femminile” di Simona Ripamonti. "Il vocabolario italiano – spiega il titolo l’artista stessa - definisce donna un sostantivo femminile che identifica l'individuo di sesso femminile della specie umana. Altri sostantivi femminili, quali emozione e vita, sono racchiusi nel termine donna, inteso come simbolo del ciclo della vita, dalla maternità-nascita alla sua maturità, con l'evolversi di emozioni che l'accompagnano". Simona Ripamonti da circa vent'anni si è avvicinata alla scultura su pietra e da allora si dedica a questa passione sperimentando materiali e figure astratte, dove la forma è l’aspetto che più la attrae e che assume caratteristiche diverse a seconda che utilizzi marmo, pietra, alabastro, ceramica, plexiglass, ferro e legno.
La coinvolge l’arte moderna in tutte le sue espressioni, da sempre appassionata di design ed arredo di interni per curiosità personale, cerca di dare forma alle emozioni ed ai sentimenti perché le forme occupino poi lo spazio quotidiano. Dal 1999 a oggi numerose sono state le collettive e le personali, soprattutto in Lombardia, dove vive, cui ha preso parte. "L’evoluzione del percorso artistico di Simona Ripamonti - scrive Antonella Giovenzana - iniziato una quindicina d’anni fa, si legge nelle forme e nei materiali delle sue sculture. Dalle forme piene e tondeggianti delle prime sculture si arriva alle forme vuote e scolpite degli ultimi lavori, quasi che il lavoro di ricerca sui materiali l’abbia portata a lavorare per sottrazione anziché per accumulo. Maturando la sua consapevolezza manuale è andata crescendo di pari passo la ricerca del significato, dove forma e contenuto arrivano a completarsi in una sintesi perfetta". La mostra di sculture continuerà fino al 17 ottobre, sarà visitabile il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Ingresso libero (nel rispetto delle normative anti-Covid in vigore dal 6 agosto 2021), green pass obbligatorio.