Venerdì 17 maggio alle ore 21, presso il salone consiliare di Borgo San Dalmazzo, si terrà un incontro con l’alpinista Fausto De Stefani, organizzato dal Comitato Incontrarsi. Sesto uomo al mondo ad avere scalato tutte le montagne superiori agli ottomila metri, racconterà nell’occasione della sua sfida più grande: il quindicesimo ottomila, la costruzione della scuola Rarahil Memorial School in Nepal. De Stefani ha ricevuto da pochi giorni il premio Premio internazionale di solidarietà alpina - Targa d’argento.
“Quando si arriva sugli 8 mila ci si commuove, ma quelle sono lacrime che fanno bene. Le lacrime che fanno male si versano a valle vedendo i bambini che muoiono di fame o di Aids. Io ho pianto, poi ho scelto di darmi da fare”, ha raccontato.
Sin dai suoi primi viaggi in Asia De Stefani si è sempre interessato alle condizioni di vita e lavoro dei portatori, spesso mal pagati e sfruttati dalle spedizioni, e alle problematiche sociali e sanitarie delle popolazioni locali. A partire dal 1996 attraverso l’associazione “Senza Frontiere”, ha portato avanti l’ambizioso progetto “Rarahil Memorial School, una scuola a due passi dal cielo”, che ha consentito la creazione di un complesso di scuole primarie e secondarie a Kirtipur, una cittadina nei sobborghi di Kathmandu, in Nepal. Negli ultimi anni il complesso si è arricchito anche di un poliambulatorio, che De Stefani ha voluto dedicare alla memoria di Giuliano De Marchi, suo compagno di cordata e medico, scomparso nel 2009 a seguito di un incidente in montagna.
Oggi la Rarahil Memorial School a Kirtipur, a 6 chilometri da Katmandu, è un complesso in continuo sviluppo dotato di aule, palestre, ambulatori che oggi ospita 1.000 allievi dai 3 ai 16 anni. De Stefani vi si reca due volte all'anno a portarvi le offerte e le donazioni che raccoglie con la sua attività.
Anche in Italia De Stefani è fortemente impegnato in attività di sensibilizzazione e divulgazione delle tematiche che gli stanno cuore, attraverso numerose conferenze, incontri con i ragazzi delle scuole e mostre fotografiche. In questa direzione va anche il progetto “La collina di Lorenzo”, cui ha dato vita a Castiglione delle Stiviere, dove ha realizzato un’oasi naturalistica dedicata alla diffusione della sensibilità ambientale e alla conoscenza della natura.