BOVES - A Boves doppia esposizione di Angelo Ponti e Luciana Audisio nell'ex Confraternita di Santa Croce

Pittura a olio e acquerello dialogano idealmente nei ritratti, nei paesaggi e nelle nature morte dei due artisti

Francesca Barbero 17/08/2022 08:16

"Fusione artistica tra immagini e colore", è il titolo della doppia esposizione di Angelo Ponti e Luciana Audisio, che sarà inaugurata giovedì 18 agosto, alle ore 18.30, a Boves nell'ex Confraternita di Santa Croce. Un appuntamento atteso, da bovesani e non, quello di una mostra che, ogni anno, in occasione dei festeggiamenti patronali di San Bartolomeo, porta l'arte all'interno di un luogo pieno di storia. Ritratti di musicisti e personaggi famosi, volti di persone comuni, tra i quali alcuni bovesani “noti”, nature morte, paesaggi di montagna e vedute marine per una mostra dove la pittura a olio di Angelo Ponti dialoga in un'ideale fusione con l'acquerello di Luciana Audisio. Ponti, originario di Varedo, in provincia di Monza e della Brianza, e bovesano d'adozione dagli anni '80, è innamorato della pittura dall'età giovanile. Il suo percorso artistico l'ha portato a frequentare un corso di Belle Arti presso il Castello Sforzesco di Milano dove ha approfondito la tecnica della pittura a olio e quella dell'incisione, tecnica che gli ha permesso di realizzare libri d'artista collaborando con i migliori editori italiani. Luciana Audisio è, invece, originaria di Fossano, dove risiede. Si avvicina all'arte frequentando i corsi di disegno del maestro Marcus Parisini per poi avvicinarsi all'acquerello grazie all'amica pittrice Ada Perona, da cui apprende gli insegnamenti base di questa tecnica. Approfondisce poi gli studi con il maestro Roberto Andreoli presso l’associazione “Le Signore della Pittura” a Mondovì e frequentando workshop in tutta Italia con importanti maestri acquerellisti di livello internazionale". "Cerco sempre di migliorare la mia tecnica in funzione della libertà del colore. Per me tutta la bellezza dell'acquerello sta qui, nel fatto che va lasciato libero e non costretto in schemi precisi. E poi è un tecnica affascinante per la freschezza dei colori, per la resa della luminosità con i suoi contrasti tra luce e ombra e per i punti luce che divengono parte del soggetto dipinto" spiega la pittrice. Tra le opere in mostra non ci sarà il ritratto di famiglia dell'ambasciatore Attanasio, realizzato da Ponti e conservato dalla vedova a Roma. Il pittore, che non ha mai conosciuto l'ambasciatore di persona, il 22 febbraio del 2021, giorno dell'uccisione del diplomatico, aveva da poco terminato il quadro, commissionatogli dalla madre di Attanasio che, essendo amica della sorella, aveva visto i suoi dipinti. "Quando, la mattina, ho sentito la notizia dell'agguato al telegiornale sono rimasto pietrificato per parecchio tempo. Avevo il quadro lì, davanti ai miei occhi, poggiato sul cavalletto. Mi dicevo che era impossibile che fosse morto. Che non era vero. Ma, purtroppo, la vita è così. Sono stato molto male ma quel quadro, uno dei più belli che abbia dipinto, mi ha dato anche una forte carica emotiva per continuare a dipingere. Da quel momento ho lavorato sempre di più" ricorda il pittore.
 
La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile dal 18 al 29 agosto. Inaugurazione giovedì 18 agosto alle ore 18.30.
 
Orario feriale 20.30-23.00
Orario festivo 16.30-19.30 e 20.30-23.00.

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