Opere d’arte eccezionali fatte in modo semplice, artigianale. Ovvero, tanto (tantissimo) con poco (pochissimo). È la cifra stilistica della fossanese Elsa Pinta, nota per i suoi presepi, che a Centallo presenterà una sua interpretazione della Via Crucis fatta con materiali poveri, straordinariamente espressiva.
Esposta nella Confraternita della Rossa fino al 9 aprile, sarà allestita lungo un percorso artistico che si dipanerà su 15 stazioni, compresa la resurrezione, con 46 figure alte una ventina di centimetri, realizzate con polipan (un materiale edilizio), colorate con terra refrattaria e vestite con foglie di mais. L’effetto è sorprendente per intensità, per la capacità con cui queste statuine spoglie (l’allestimento è limitato a faretti per l’illuminazione e a drappi colorati) riescono a rendere la drammaticità di ogni situazione. “È un lavoro che risale al 2008 - racconta - e che ho esposto una sola volta, quell’anno, a Maddalene. Da allora è stato inscatolato per 16 anni: l’ho tirato fuori per questa occasione”.
La richiesta arriva da Centallo viva che, forte degli ottimi numeri dell’esposizione presepistica di Natale, ha voluto fare il bis a Pasqua con una rappresentazione dedicata, confermando la felice collocazione alla “Rossa”, nella piazza centrale del paese.
L’allestimento artistico sarà visitabile nei giorni feriali dalle 16 alle 19, nei festivi e prefestivi dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19.