Il prossimo 5 marzo alle ore 17.30 presso il Museo Casa Galimberti a Cuneo si terrà la presentazione del libro “Classe III B. Cleonice Tomassetti vita e morte”.
Questa non è soltanto la storia di una vittima del nazifascismo in Italia, ma è una storia di Resistenza e di autoeducazione alla libertà che inizia da quando Cleonice era una ragazzina. La sua fu una vita di continue scelte, che la porteranno fino a Milano, dove frequentò giovani antifascisti, decidendo di raggiungere i partigiani in Val Grande, per poi morire, per mano dei fascisti, a Fondotoce insieme a 42 combattenti.
Catturata durante il grande rastrellamento di giugno 1944, viene torturata nelle scuole di Intra e imprigionata nella Classe IIIB. Molte sono le testimonianze di chi la vide durante la prigionia e ne elogiò il comportamento, la determinazione e il coraggio. Nel tragitto lungo il lago, da Intra a Fondotoce, Cleonice faceva coraggio ai suoi compagni, fino a quel prato, dove fu tra i primi tre fucilati, gridando “Viva l’Italia, viva la libertà”, dopo che durante il tragitto aveva ripetuto “Mostriamo a questi signori come noi sappiamo morire”.
Quando iniziarono a girare tre fotografie dei 43 partigiani portati alla morte, ci si interrogò su quell’unica donna, davanti al corteo. Intorno a lei crebbe una storia mitizzata che andò gonfiandosi di falsità, finché nel 1981, venne pubblicata la prima edizione di “Classe IIIB: Cleonice Tomassetti, vita e morte”, di Nino Chiovini, un ex partigiano della Cesare Battisti, che finalmente raccontò la vera storia di questa donna straordinaria ricostruita raccogliendo le testimonianze dirette di chi l’aveva conosciuta, La terza edizione è del 2010, con ristampa del 2019, e porta la prefazione di Maria Silvia Caffari, il cui impegno di fare conoscere una donna straordinaria è andato crescendo fino a farne uno spettacolo.
Ad ogni presentazione del libro “Classe IIIB”, si rinnova qualcosa di speciale: Cleonice appare sempre più viva e vicina, un’esemplare di donna, che rifiuta di essere relegata a una storia lontana di Resistenza. In lei ritroviamo un ideale di persona, mai rassegnata, pronta a delle scelte radicali; in lei nulla restò di intentato per affermare libertà e partecipazione alla vita con tutti i suoi rischi.
Ogni presentazione può avvalersi di proiezioni di immagini, a partire da quelle tre fotografie che i tedeschi avevano voluto fossero fatte in gran segreto, e che il fotografo di Intra, riuscì a salvare facendone copie. Nella interpretazione di Maria Silvia Caffari e Mario Cottura, si propone un estratto dal testo teatrale “Cleonice”, fedele in assoluto al libro di Nino Chiovini.
L’appuntamento, inserito nella rassegna 8 marzo e dintorni, è come detto previsto per le ore 17.30 di giovedì 5 marzo 2020 al Museo Casa Galimberti (piazza Galimberti, 6), ad ingresso libero.
Info: Comune di Cuneo | Museo Casa Galimberti | e. museo.galimberti@comune.cuneo.it | t. 0171.444801