Con l’incontro dal titolo “Nadine Gordimer una donna contro la violenza dell’Aparteid” organizzato da Zonta club Cuneo, venerdì 23 novembre alle 17,30 nella sala d’onore del comune di Cuneo, il sodalizio vuole rendere omaggio alla scrittrice sudafricana Premio Nobel per la Letteratura nel 1991, facendo dell’appuntamento il momento centrale del suo programma di attività per la Giornata internazionale contro la violenza sulla donna.

La conferenza, in linea con la campagna internazionale dell’organizzazione femminile “Zonta says no” incentrata sull’obbiettivo dell’eliminazione di ogni forma di discriminazione e violenza di genere, è inserita nel calendario del “25 Novembre 2018 , ha il patrocinio del Comune, Assessorato alle Pari Opportunità e l’adesione della Rete antiviolenza Cuneo. 

 

Nell’appuntamento culturale, Nadine Gordimer, donna “di enorme beneficio all’umanità grazie alla sua scrittura magnifica ed epica” (cosi venne definita dalla giuria che le conferì il Nobel ).verrà raccontata attraverso le parole di Antonina Gazzera insegnante di storia e filosofia ora in pensione e grazie alla partecipazione straordinaria della figlia della scrittrice, Oriane Gawronski. 

 

“Nadine è una donna dalla personalità sorprendente – sottolinea la presidente Zonta Cuneo – Lucia Costa Giani - la cui lotta non finisce con la fine dell’Apartheid ( la politica di segregazione razziale istituita nel 1948 dal governo di etnia bianca del Sudafrica, e rimasta in vigore fino al 1994) così come con la fine delle segregazioni razziali non hanno certo termine le ingiustizie. 

 

Delicata e coraggiosa, minuta e fragile, ma ferma e decisa nelle sue battaglie, le sue coraggiose denunce, i movimenti di opposizione e di protesta siano uno stimolo per ogni donna che vuole combattere una battaglia”.

 

Il club Zonta Cuneo , ricorda la presidente, mira attraverso services e campagne di sensibilizzazione a migliorare lo stato della donna nel mondo ed è attivo a livello locale come internazionale perché la violenza sulle donne sia eliminata come piaga nell’Umanità, nella convinzione che tale battaglia non sia di genere, ma una battaglia di tutti. L’incontro è ad ingresso libero.