Sabato 2 ottobre la Fondazione CRC apre le porte della sua sede, lo storico Palazzo Vitale (via Roma 17), e offre al pubblico la possibilità di visitarne gli spazi e la collezione artistica dell’ente che vi è conservata. L’appuntamento si inserisce nella ventesima edizione di “Invito a Palazzo”, manifestazione annuale promossa dall’ABI (Associazione bancaria Italiana) con la collaborazione dell’ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa) che prevede l’apertura con visite guidate e gratuite delle sedi storiche degli enti coinvolti nelle città italiane. Le visite a Palazzo Vitale sono organizzate su tre turni, con partenza alle ore 10,30, alle 14,30 e alle 16,30 dall’ingresso di Via Roma 17 e si svolgeranno a piccoli gruppi di massimo 10 persone ciascuno nel rispetto delle misure anti Covid, pertanto per partecipare sarà necessario essere in possesso del green pass; la prenotazione è obbligatoria sul sito
www.fondazionecrc.it. Per maggiori informazioni scrivere a info@fondazionecrc.it o telefonare allo 0171/452720.
Con “Invito a Palazzo”, ogni primo sabato di ottobre i palazzi delle Fondazioni di origine bancaria e delle Banche di tutta Italia si aprono al pubblico e si trasformano da luoghi di lavoro in spazi museali da visitare e apprezzare per le loro caratteristiche architettoniche e per le opere d’arte che vi sono custodite. Il percorso guidato all’interno del Palazzo permetterà di scoprire le opere, appartenenti alla collezione della Fondazione CRC, di artisti del calibro di Valerio Berruti, Ego Bianchi, Pinot Gallizio, Macrino d’Alba, Agostino Bosia, Francesco Messina, Cesare Maggi, Antonio Piatti, Claudio Berlia, Alessandro Lupo, Marco Lattes, Francesco Franco e Sergio Unia. Esposte anche le acquisizioni più recenti, lavori di artisti contemporanei tra cui Elisa Sighicelli, Ludovica Carbotta, Sol Calero, Adriana Minoliti, Lin May Saeed, Sarah Sze e Anne Imhof.
Palazzo Vitale, sede di Fondazione CRC, è uno dei maggiori esempi dell’architettura nobiliare del Settecento cuneese ed è frutto della fusione nel corso dei decenni di più unità edilizie di impianto medievale. Il primo passo verso l’accorpamento fu intrapreso alla fine del Seicento e si concluse nel 1710, quando la famiglia Vitale arrivò all’allestimento di una sontuosa dimora imperniata sul cortile centrale e sullo scalone d’onore tuttora percorribile e accesso agli uffici della Fondazione CRC.