Dal 2 al 30 dicembre nelle sale espositive di palazzo Santa Croce si potrà visitare la mostra dei fotografi di Progetto HAR, realizzata con il patrocinio del Comune di Cuneo.
Che cos’è il duende? E chi lo possiede? Federico Garcìa Lorca, poeta, fucilato nel 1936 dalla polizia franchista, lesse queste pagine pochi anni prima, nel 1933, riscuotendo grande successo. Cercava di afferrare, di definire, di raccontare quel non so che posseduto dagli artisti (non tutti), quella forza misteriosa che emana lo spirito della Terra e si può sentire ma non si riesce a spiegare, quella cosa che ogni artista vorrebbe per sé, e che i toreri a volte mostrano nei loro movimenti, ma anche i pittori, i musicisti, i poeti. Non è una musa, non è un angelo, ma è pur sempre qualcosa che si impossessa, ma che sta già dentro, nelle più recondite stanze del sangue.
“Il duende non sta nella gola, il duende monta dentro, dalla pianta dei piedi. Vale a dire, non è questione di capacità ma di autentico stile vivo, vale a dire, di sangue, di antichissima cultura, e, al contempo, di creazione in atto”. Garcìa Lorca parla di fluido inafferrabile, che arriva direttamente al pubblico, qualcosa di demoniaco che possiede il senso della morte, qualcosa con cui lottare: “Per cercare il duende non c’è mappa né esercizio. Si sa solo che brucia il sangue come un tropico di vetri, che estenua, che respinge tutta la dolce geometria appresa, che rompe gli stili, che si appoggia al dolore umano inconsolabile, che fa sì che Goya, maestro dei grigi, degli argenti e dei rosa della miglior pittura inglese, dipinga con le ginocchia e i pugni con orribili neri bitumi”.
Parliamo di qualcosa di inspiegabile, di irresistibile e sovente provocatorio. Parliamo di quel potere misterioso che tutti sentono e nessun filosofo spiega. Il manifesto che accompagna la mostra (foto di Ober Bondi) ritrae Frank Zappa nudo seduto sul water. Un artista che con il suo talento mercuriale e la sua ironia ha sconvolto gli equilibri canonici della musica. Frank Zappa aveva duende. Il manifesto della mostra va interpretato come provocazione artistica ricca di ironia.
Palazzo Santa Croce - Cuneo, Via Santa Croce 6
La mostra sarà aperta, con ingresso libero, dal 2 al 30 dicembre con i seguenti orari:
Venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00
Domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Inaugurazione domenica 3 dicembre alle ore 11.00