La musica per sedurre, un concerto per conquistare. Così pensava Anthony Perkins, nei panni di Philip, quando per fare breccia nel cuore della bella Paula, interpretata da Ingrid Bergman, invita la donna a un concerto alla Salle Pleyel. In programma: pagine di Johannes Brahms.
Da qui il titolo del celebre film “Le piace Brahms?”, storia di un triangolo amoroso tra una indipendente quarantenne che sovrappone, a quella con un imprenditorie infedele, la storia con un giovane amante sognatore e insicuro. Tutta la vicenda si snoda attorno alle note del Poco allegretto tratto dalla Terza sinfonia di Brahms: un Brahms che segue l’intera vicenda dei personaggi trasformandosi di volta in volta, grazie agli arrangiamenti di George Auric, in un sottofondo denso di emozioni e in continuo cambiamento.
I toni e gli accenti di una ‘musica alta’ e appassionante il pubblico cuneese li potrà ritrovare nel concerto organizzato dal Conservatorio statale di musica “G.F. Ghedini” giovedì 22 giugno 2017 alle 21 dal titolo “Aimez vous Brahms?”. Protagonisti della serata alcuni dei più brillanti talenti del Ghedini – Federico Macagno, clarinetto; Lidia Mosca, violoncello; Clara Dutto, pianoforte – impegnati nell’esecuzione di una delle pagine più raffinate della produzione cameristica brahmsiana: il Trio in la minore op. 114 (Allegro, Adagio, Andantino grazioso, Allegro).
Accanto a loro un ospite d’eccezione: il mezzosoprano Alessandra Andreetti. Un’artista che vanta una brillante carriera realizzatasi in vari allestimenti operistici italiani (Fondazione Arena di Verona, Teatro Lirico Sperimentale e Caio Melisso di Spoleto, Teatri di Adria, Ferrara, Milano, Padova, Perugia, Verona, ecc.) ed esteri (Euroclassik Pirmasens, Giappone).
Al pianoforte Giuseppe Giusta, docente del Conservatorio di Cuneo e apprezzato interprete che ha tenuto concerti in Italia e all’estero come solista, in varie formazioni da camera, come direttore d’orchestra e come pianista dedito al repertorio vocale, lirico e cameristico. Il duo affronterà alcune delle pagine più raffinate della produzione liederistica del grande maestro di Amburgo.
Non porta alcun giovamento la musica di Brahms ai protagonisti del celebre film: infiamma i loro animi, ma non compie il miracolo. Porterà sicuramente sollievo, invece, agli appassionati di musica che affolleranno la Sala Concerti “Giovanni Mosca”: infatti da molto tempo manca dalle scene del Ghedini il repertorio liederistico di Johannes Brahms. Un’occasione da non perdere, quindi, per ascoltare musica di profonda intensità e di raffinata scrittura.
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