La Delegazione FAI di Cuneo e il Gruppo FAI Giovani Cuneo, in collaborazione con il Comune di Roccasparvera, nell’ambito del programma di attività culturali organizzate dal Comune, propongono per sabato 28 agosto un’intera giornata alla scoperta del borgo medievale che, da sempre, domina l’imbocco della valle Stura.
Già dalle prime tribù preistoriche Liguri dei Veneni, alle tracce romane dei primi anni dopo Cristo, dalle invasioni saracene del X sec. fino ai primi documenti ufficiali del 1028 con cui si donavano i terreni del luogo al monastero di San Pietro in Savigliano, queste terre raccontano di una storia antica ricca di mistero e di fascino. Nel medioevo il paese è sotto il dominio dei Marchesi di Saluzzo fin verso il 1259 e da lui dipendono Gaiola, Moiola, Rittana e Valloriate finché passa in mano alla signoria provenzale Angioina e viene aggregato al distretto di Cuneo, erigendosi a Comune autonomo.
Alti e bassi vedono susseguirsi gli Angioini, i Marchesi di Saluzzo e i Visconti di Milano, finchè nel 1356 un militare a servizio degli Angiò, Franceschino Bolleris, Monsignore di Salmour, si distingue su tutti, entra in Roccasparvera e ne diventa il signore. Da quel momento i Bolleris, “Castellani di Demonte”, terranno con particolare cura il luogo di Roccasparvera promuovendo, nel 1475 l’approvazione degli Statuti comunali. Il loro dominio termina verso il 1559, quando il castello, con più di mille soldati francesi, viene distrutto dai Cuneesi, passando sotto i Savoia, perdendo così la sua particolare specificità storica. La riacquista nel ‘700, prima difendendosi dignitosamente dagli attacchi dei gallo-ispani nel 1744, e poi verso la fine del secolo quando qui si forma un circolo di notabili/giacobini che rappresentano, sostanzialmente, uno dei punti di partenza del Risorgimento italiano anche grazie all’impegno dei fratelli Giuseppe e Francesco Menardo di Roccasparvera.
La storia parla di Roccasparvera, poi, anche nella spedizione organizzata dal governo piemontese in Crimea del 1855 e nella Resistenza che sui monti intorno a Roccasparvera vide il suo nascere.
Per dare al pubblico l’occasione di conoscere meglio i luoghi che ci circondano, la cui storia è la “nostra” storia, i volontari FAI condurranno i visitatori in due diversi percorsi alla scoperta del borgo e dell’ambiente naturalistico dei dintorni, organizzato nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid, in piccoli gruppi di 15 persone max. su prenotazione obbligatoria.
Percorso “A”: Il “Castlet”
Durata: 30 minuti – percorso urbano, agevole, per tutti.
Partenze gruppi, max 15 persone: ore 10:00, 10:30, 11:00, 11:30, 12:00 e 14:00, 14:30, 15:00, 15:30, 16:00, 16:30, 17:00.
Banco di accoglienza FAI: Parcheggio bar “Ines”.
Parcheggio: si consigliano i parcheggi indicati nella frazione.
Itinerario: Chiesa S. Maurizio (risale al 1766, ricostruita nel 1889), Cappella S. Rocco (costruita nel 1638 come voto per sconfiggere la peste), Shell (scultura del 2012 di Pascal Bernier, inserita nel percorso ViaPac, Una via per l’arte contemporanea).
Percorso “B”: la “rocca” e il paese
Durata: 1h30’ – percorso escursionistico, con dislivello di 200 m. su sentiero di montagna e strade asfaltate (si consigliano scarpe da trekking e abbigliamento sportivo).
Partenze gruppi, max 15 persone: ore 9:30, 10:15, 11:00 e ore 14:00, 14:45, 15:30, 16:15.
Banco di accoglienza FAI: Municipio.
Parcheggio: si consiglia l’area del cimitero a 10 minuti dal Municipio.
Itinerario: Confraternita di S. Sebastiano (1751), Chiesa Parrocchiale S. Antonio (XV sec.), fontane storiche nel borgo medievale, Palazzo Comunale, Porta Bolleris (XI sec.), Cappella Maria Vergine delle Grazie (1707, con porticato del XIX sec.), sentiero panoramico nei boschi con soste panoramiche (30’), ruderi del castello Bolleris (XI sec.), sotterranei del castello (ambienti visitabili),
I due percorsi sono raggiungibili con mezzi propri e sono distanti fra di loro 5 minuti in auto o 30 minuti a piedi (su strada asfaltata).
Per i due itinerari è richiesto un unico contributo minimo: 5 €. | 3 €. iscritti FAI (interamente devoluto al FAI per le attività di valorizzazione e tutela del patrimonio italiano) da versare sul posto. Possibilità di iscrizioni al FAI in loco per assicurarsi da subito 365 giorni di vantaggi, visite nei beni FAI, aperture esclusive e convenzioni con centinaia di eventi culturali in tutta Italia.
Si ricorda ai gentili visitatori che, nel rispetto delle norme Anti-Covid (DL. 23.07.21 su G.U. 175 del 23.07.21) e per la sicurezza di tutti, la partecipazione sarà consentita solo ed esclusivamente alle persone munite di GREEN PASS, in gruppi di 15 persone, con rilevamento della temperatura alla partenza; durante la visita sarà richiesto di mantenere le distanze di sicurezza inter-personali e sarà necessario essere muniti di mascherine.
Per chi volesse godersi tutta la giornata segnaliamo alcuni ristornati amici del FAI, per una pausa prima o dopo la vostra visita con menu a prezzo convenzionato, da prenotare direttamente ai numeri indicati:
Ristorante La Fermata, Fr. Piano Quinto, 0171.1740590
Osteria della Fratellanza – Bar Ines, Fr. Castelletto, 0171.717045
La Fame, Roccasparvera, 375 6349751