BORGO SAN DALMAZZO - Come si stampavano i libri prima dei computer? A Borgo apre il laboratorio di týptōpapé ets

L'associazione apre la sua sede in via Bergia 4, nei locali della storica Legatoria Damiano. Il 18 maggio l'inaugurazione

Redazione 10/05/2024 11:00

Il 18 maggio apre al pubblico a Borgo San Dalmazzo il laboratorio dell’associazione týptōpapé ets. Si trova in via Bergia 4, luogo in cui la Legatoria Damiano ha fatto storia e che oggi diventa sede operativa dell’associazione. Nel giorno dell’inaugurazione dalle 14 alle 20 si potranno scoprire le antiche arti della tipografia, imparando come si componevano e si cucivano i libri quando non si usavano ancora i computer. Sarà possibile anche stampare personalmente con alcuni degli strumenti storici a disposizione.
 
L’associazione týptōpapé ets nasce dal desiderio dei suoi fondatori di divulgare la piacevolezza delle antiche arti di stampa e si impegna a mantenerle vive non solo recuperando caratteri (in legno e in piombo) e strumenti antichi ancora in buone condizioni, ma ridandogli vita come ai tempi d’oro. Non è un museo, ma un luogo vivo di arti dove gli associati, attraverso i più diversi strumenti, potranno imparare le antiche arti e realizzare il proprio manufatto a “copiaunica”, permettendo così ai caratteri di ritornare a disegnare parole ricche di emozioni. Un luogo di condivisione, studio e riflessione comune.
 
Il “manifesto” dell’associazione inizia con “Porto di tutte le arti”: rappresenta bene il suo intento e trae ispirazione da un altro antico manifesto del 1940 redatto da Beatrice Warde, prima donna tipografa. L’associazione propone un “fare lento”, a mano, misurato e a tempo di persona che aiuti a vivere con ironia e serenità il presente.
 
I fondatori sono Gian Luca Bottini (presidente), Roberto Bosco (vicepresidente) e Monica Damiano (segretario tesoriere). “Impegnati professionalmente nella tipografia e nella creatività libera, amiamo le antiche arti e siamo guidati dal desiderio di ridefinire le esperienze delle persone con i libri e ogni cosa stampabile. il nostro credo è che chiunque ami le antiche arti e il fare lento debba avere la possibilità di sperimentarle dal vero”, spiegano: “Ciò che vorremmo come fondatori è che tutti gli associati fossero uniti non dalla sola competenza tecnica, ma e soprattutto dall’incrollabile dedizione all'etica del mestiere d'arte. Il nostro intento è di mantenere vive le antiche arti che hanno ancora tanto da raccontare e da donare all'essere umano”.

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