Il 13 maggio 1994 usciva Catartica, il disco che avrebbe consacrato i Marlene Kuntz nel panorama musicale alternativo. Se il numero 13 nei tarocchi corrisponde all'Arcano senza Nome, la carta positiva della rinascita nota ai più come “La Morte”, con Catartica stava nascendo qualcosa che avrebbe segnato un punto di non ritorno nel rock italiano. L'album che avrebbe segnato intere generazioni di musicisti e non solo veniva concepito dentro una provincia addormentata (“E stiamo per eliminare chi non si sporca le mani e dentro il Cuneo muore”, liberazione finale di “Fuoco su di te”), una città oggi musicalmente spenta nonostante da alcuni anni si accendano le lucine dell'Illuminata.
Se gli anni '90 riportano alla mente alcuni luoghi - perché non si trattava di semplici locali ma di posti vivi, tutti con il loro genius loci - come
Le Macabre, il
Capolinea, il
vecchio Nuvolari (siamo tutti d'accordo su come il NUoVO sia qualcosa di totalmente differente dal vecchio Nuvo?) o ancora l'esperienza del Kerosene (pochi ma intensi mesi durante i quali lo spazio occupato divenne un punto di riferimento per i concerti in città) oggi sono pochissime le realtà o le situazioni di musica dal vivo capaci di resistere (e le ultime sono più difficili da scovare per chi è fuori dal circuito musicale)...Una resistenza ancora più difficile quando non si combatte contro il tempo ma “nonostante i tempi”. Sarà la Birrovia, uno degli ultimi avamposti rimasti, a portare sul palco della settima edizione del Binario Festival - venerdì 6 settembre alle 21.30, i Marlene Kuntz (in apertura i fossanesi
Cani Sciorrì), per un concerto celebrativo del tour “Complimenti per la festa! Una festa del cazzo”, nella città dove, trent'anni fa, il primo disco della band ha visto la luce. Segnatevi la data (biglietti disponibili
qui).
Programma completo Binario Festival
QUI.