CUNEO - Cuneo è ancora capoluogo? Lunedì il confronto tra Boselli, Menardi e Sturlese

L’ex senatore e sindaco Dc, il leader di Indipendenti e il veterano della sinistra civica in una chiacchierata fuori dagli schemi su presente e futuro della città

Redazione 10/03/2024 12:28

Tre esponenti politici che da direzioni opposte hanno attraversato la vita amministrativa di Cuneo negli ultimi trent’anni si ritrovano insieme, per una chiacchierata fuori dagli schemi. Il tema del confronto è quanto mai attuale: Cuneo è ancora capoluogo di provincia?
 
Una questione su cui, dai trasporti alla sanità, fino alla “patata bollente” del rinnovo di Fondazione CRC, certo non mancheranno gli spunti di riflessione. A discuterne lunedì 11 marzo alle ore 18, presso la sala del Centro Documentazione Territoriale di largo Barale 1, ci sono Giuseppe Menardi, Ugo Sturlese e Giancarlo Boselli, moderati dal giornalista Giampaolo Testa.
 
Menardi, ingegnere, classe 1953, è stato l’ultimo sindaco democristiano di Cuneo e il primo senatore eletto con Alleanza Nazionale e poi con il Popolo delle Libertà, per tre legislature. Dopo l’effimera esperienza di Futuro e Libertà con Gianfranco Fini è tornato alla politica locale da candidato del centrodestra alle amministrative del 2017. Dai ranghi del Pci di Berlinguer arriva invece l’ex primario del Santa Croce Sturlese: il medico col cuore a sinistra ha militato nel Pds e nei Ds prima di dar vita alla lista Cuneo per i Beni Comuni, di cui, prossimo agli 85 anni, è tuttora il portavoce più appassionato sui banchi del Consiglio comunale. Dalla sinistra, quella dell’antico Psi lombardiano e poi della quercia diessina, arriva anche Boselli, 63enne, attuale capogruppo di Indipendenti: un esperimento civico nato dalla sua disillusione verso i partiti, dopo una lunga carriera che l’ha portato ad essere vicesindaco e assessore.

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