Venerdì 13 settembre alle ore 21 allo Spazio Incontri della Fondazione CRC (Via Roma 15, Cuneo) il fotografo Bruno Murialdo, il giornalista Marcello Pasquero e l’editore Claudio Rosso presentano il cortometraggio “Dalla Malora all’Unesco”, che racconta il lavoro di raccolta delle memorie di Langhe, Roero e Monferrato. Un progetto rimasto a lungo in un cassetto che si trasforma, grazie alla collaborazione di Famija Albèisa e al supporto della Fondazione CRC, in una realtà da tramandare ai posteri per non disperdere lo straordinario patrimonio di conoscenze e personaggi di Langhe, Roero e Monferrato. Il modello è l’importante opera svolta da associazioni meritorie attive su questi territori da tempo nel mantenimento della memoria, con l’ambizione di creare un archivio spendibile anche con la stampa estera e come base per opere storico culturali.
In due anni di lavoro sono state raccolte e archiviate oltre 150 ore di audio, 180 ore di video in alta qualità con oltre 1.000 cartelle di interviste trascritte. La raccolta ha coinvolto alcune delle personalità più note del mondo del vino: da grandi Barolisti (Beppe Colla, Mauro Mascarello, Gigi Rosso e Giacomo Oddero) ai rappresentanti di alcune famiglie che hanno fatto la storia della viticoltura (Ascheri, Pio, Mascarello, Chiarlo, Altare, Brezza, Serafino). A queste voci si aggiungono poi Giuseppe Canobbio, il re della torta alle nocciole, la regina dell’ospitalità roerina Rita Cordero e i campioni della pallapugno Bertola e Berutti. E le storie di enti protagonisti di questa vicenda, come Famija Albèisa, che della raccolta di memorie ha fatto una ragion d’essere ed è raccontata dalla voce del fondatore Giovanni Bressano, o della Diocesi albese, narrata da don Cesare Battaglino. L’enologo Massimo Martinelli, Terenzio Ravotto per Coldiretti e l’onorevole Natale Carlotto sono il collante tra i tanti personaggi per costruire una storia che parte dalla Malora e arriva fino al riconoscimento Unesco. Un materiale dunque davvero ricco, che in futuro potrà formare una vasta banca dati sui personaggi di Langhe, Roero e Monferrato.
“La Fondazione CRC è lieta di ospitare la proiezione di questo cortometraggio, che raccoglie le parole e le memorie di alcuni tra i principali protagonisti della crescita impetuosa che ha fatto di Langhe, Roero e Monferrato uno dei distretti più conosciuti a livello internazionale e più sviluppati del nostro Paese. Un’occasione importante per sottolineare l’importanza della memoria collettiva come base e stimolo per costruire una società sempre più coesa e proiettata verso il futuro” commenta Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC.
“Negli ultimi mesi abbiamo documentato il lavoro nelle vigne da un punto di vista per molti versi inedito: quello dei lavoratori che proseguono con gesti semplici, ma indispensabili, un mondo, quello del vino, fatto ancora di manualità e di cadenze. Un mondo che ha cambiato lingua nel corso degli anni passando dal langhetto e dal roerino al macedone e al romeno, con un numero di stranieri in agricoltura che supera l’80% del totale degli addetti. Un cambiamento che non può non essere raccontato”, spiega Marcello Pasquero. “Questo tipo di lavoro richiede grandi risorse economiche e di tempo, ma non poteva più essere rimandato: speriamo ora che altri enti ci aiutino a continuare su questa strada. Un primo segnale è arrivato dalla Fondazione CRC, che ha sostenuto questo progetto, presentato in collaborazione con la Famija Albèisa. Ora il nostro obiettivo è dare a questa raccolta la continuità e la prospettiva di crescita che merita” conclude Claudio Rosso.
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