Martedì 3 agosto alle ore 18, presso il Monumento ai deportati collocato nei giardini del quartiere San Paolo, si terrà un evento commemorativo del Porrajmos, lo sterminio di Rom e Sinti sotto il regime nazista. L’iniziativa, organizzata da Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, Fondazione Nuto Revelli, Associazione Mai tardi-Amici di Nuto, ANPI provinciale Cuneo, Associazione Ignazio Vian e Orizzonti di pace è inserita nel calendario delle celebrazioni civili riconosciute dal Comune di Cuneo.
"Questo evento - spiegano gli organizzatori - intende sottolineare come spesso nella storia regimi illiberali hanno utilizzato i gruppi più 'deboli' socialmente come oggetto di 'stigma' a giustificazione di politiche discriminatorie e antidemocratiche secondo la nota teoria del capro espiatorio, additandoli in maniera strumentale come responsabili di ogni problematica sociale ed economica, che tali regimi non erano in grado di risolvere".
L'esempio del sinto Amilcare Debar - detto Taro - che a soli 17 anni fu staffetta partigiana, scampò alla fucilazione e poi divenne combattente nelle Langhe con il nome di "Corsaro" nel battaglione Dante Di Nanni della 48° Brigata Garibaldi, dimostra quanto questa minoranza sia parte integrante della popolazione e della storia del nostro Paese.