Domenica 12 gennaio Peveragno ricorderà le vittime dell’eccidio di Piazza Paschetta, uno dei più violenti episodi di rappresaglia nazista in provincia di Cuneo nel periodo della guerra di Liberazione, un massacro il cui tragico bilancio parla di 30 vittime.
Era la mattina del 10 gennaio 1944 quando le SS irruppero nella piazza dove si stava svolgendo il mercato settimanale. Dopo aver sparato a scopo intimidatorio iniziarono a fermare i presenti e a controllare i documenti: 19 persone vennero immediatamente fucilate, altre vennero colpite mentre tentavano la fuga nei viali circostanti. Molte case vennero date alle fiamme, altre sei persone, dopo aver trovato rifugio in campagna, vennero scoperte e uccise a loro volta: la sera, come detto, furono trenta i corpi portati al cimitero, seppelliti senza funerale. Ancora oggi le cause che portarono all’azione nazista non sono del tutto chiare, ma tra le ipotesi più accreditate c’è la rappresaglia per vendicare l’uccisione di tre tedeschi, da parte dei partigiani, al confine tra Boves e Peveragno.
Le celebrazioni per il settantaseiesimo anniversario della strage si apriranno con il ritrovo in piazza Pietro Toselli alle ore 10 e con il successivo corteo verso piazza XXX Martiri. Alle 10.30 la cerimonia commemorativa con la deposizione di una corona a ricordo dei caduti, a seguire gli interventi del Sindaco Paolo Renaudi e di alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo di Peveragno, che presenteranno le loro riflessioni e le loro letture. Alle 10.50 il corteo ripartirà verso la Chiesa di Santa Maria, dove alle 11 verrà celebrata la Santa Messa.
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