L’autore buschese Dante Bruno domenica 17, alle 16.30, presenterà il suo nuovo libro “La donna verde di Cossano”, un omaggio a una dama medievale ritenuta da diversi storici discendente dalla famiglia dei Marchesi di Busca. Il volume, in collaborazione con l'Associazione Vivi Busca, sarà presentato presso il teatro civico di Busca.
Nel libro si scopriranno i versi del componimento “La Tregua” del trovatore occitano Guilhem de la Tor, nel quale si esaltano anche le doti della Donna Verde di Cossano. Spiega Dante Bruno: “Ho il piacere di far scoprire con questo mio nuovo libro le vicende della Donna Verde, un libro che narra la storia dei nostri Marchesi di Busca e, nell'occasione, analizza una figura femminile molto probabilmente discendente dal ramo principale dei nostri marchesi del Castellaccio, i quali presero stanza nel territorio langarolo, nelle terre bagnate dal fiume Belbo. Ma non solo, in questo libro si potrà scoprire il legame della Donna Verde con la nobile e conosciuta famiglia dei Malaspina e la poesia del trovatore Guilhem de la Tor, che per tale discendenza, cantò alle sue dame l'amor cortese”.
“Per realizzare il libro ho voluto conoscere da vicino i luoghi della protagonista, ho percorso così le terre del Belbo da Cossano a Santo Stefano e anche l'Oltrepò Pavese, in particolare la Valle Staffora dove nei pressi di Varzi spunta sul colle il Castello di Oramala, un antico maniero dei Malaspina, dove probabilmente il trovatore cortese predetto ambientò questa trama. Riassumendo le gesta antiche, fu una disputa tra le sorelle Beatrice e Selvaggia Malaspina che fece sì che molte nobil donne del medioevo dovettero accorrere alla loro corte per porre la “Tregua” ovvero la “pace”. Tra queste citate un ruolo importante lo svolse la Donna Verde di Cossano, poiché aveva come dote l'onore e la vera conoscenza”, continua l’autore.
Alcune copie del libro saranno distribuite alle biblioteche locali, altre in occasione degli eventi legati alla presentazione del volume. Durante la presentazione del libro, è previsto anche l'intervento del buschese Vincenzo Basso che in questi anni ha anche realizzato un plastico riproducendo in miniatura il Castellaccio di Busca. “Ringrazio lo staff della Fusta editore per la gentile collaborazione alla realizzazione dell'opera, il Comune di Busca, Alberto Arioli della Vivi Busca, Noemi Balbo della Biblioteca locale e Vincenzo Basso per la gentile collaborazione agli eventi di presentazione. Sono grato sia da ora ai rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Cossano Belbo e Santo Stefano Belbo che avrò il piacere di ospitare a Busca presso il suggestivo teatro civico”, conclude l’autore.