Domenica 28 luglio, alle ore 10 e alle ore 15, a Roaschia, sarà offerta la possibilità di immergersi in un mondo nuovo ma antico e di rivivere la quotidianità uomini e animali all’interno del piccolo scrigno nella roccia delle Grotte del Bandito. Un sito suggestivo abitato nel Pleistocene dall’orso delle caverne (Ursus speleaus): un “bestione” alto quasi tre metri e pesante anche più di 600 chili. Gli antri delle grotte furono frequentate anche dall’uomo, in epoche successive (XI sec. a.C. - IV sec. a.C).
La sua presenza è stata confermata dal ritrovamento di frammenti di ceramica e di un coltellino in bronzo a lama serpeggiante (reperti custoditi ed esposti al Museo di Valdieri), originariamente offerta votiva o parte del corredo di una tomba sconvolta, che testimonia un uso della cavità anche come luogo di culto. Le attività sono gratuite e saranno condotte e animate da archeologi. Per la visita si consiglia di portare con sé casco (anche quelli da bici vanno bene) e una pila.
Ritrovo: ore 10 e 15, strada provinciale per Roaschia, località Tetto Bandito (Prenotazione indispensabile entro sabato 27 luglio al numero di telefono: 392 1515228). La proposta gratuita sarà replicata con le stesse modalità domenica 18 agosto in occasione dei festeggiamenti patronali di Roaschia. “Storie di Uomini e di Orsi” fa parte della rassegna “Archeologia da vivere in Marittime” che si avvale del Cofinanziamento dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale (FERS). Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia 2014-2020 nel progetto Alcotra TRA[ce]s - Trasmettere Ricerca Archeologica nelle Alpi del Sud.
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