Dopo la soddisfazione per il successo ottenuto venerdì e sabato scorso al palazzetto dello sport, dove il “63° Carlevè ‘d Busca 1.0 Gran baldoria a la cà ‘d Micon e Miconetta” ha aperto le feste per la provincia di Cuneo, la Vivi Busca, insieme con il Comune, assessorato alle Manifestazioni, dà appuntamento alla grande sfilata dei carri di domenica prossima, 21 gennaio, l’unica rimasta in programma dopo lo scioglimento dell’alleanza con Caraglio e Dronero, che quest’anno non avranno la parata dei carri. Sono attesi sei carri allegorici, oltre a diversi gruppi, dalla provincia e oltre: Peveragno con “Gulliver in Granda, con i pevepuziani”, Cambiano (Torino) con “Di questi tempi infernali noi facciamo alla romana”, Racconigi con il trionfo della vita”, Luserna San Giovanni (Torino) con “Finché sorte non ci separi”, Margarita con “Il gladiatore. Al mio segnale scatenate il carnevale”, Scalenghe (Torino) con Vorrei ma non posto”.
Il via è alle ore 14 dall’area Capannoni verso via Verdi, via Pes di Villamarina, corso XXV Aprile e ritorno al palco situato davanti agli asili, dove dalle ore 17 si propone la novità del “Gran gioco finale” per gruppi mascherati e pubblico con l’animazione di piazza a cura di Andrea Caponnetto e Jhonny Manfredi.
“Il nuovo gruppo di Vivi Busca – dice l’assessore Gian Franco Ferrero - ha messo in piedi un ottimo programma, rinnovando alcuni aspetti e confermando le tradizioni. Il test del Carnevale di Busca è per loro una grande prova, che gode di un’eccezionale tradizione non facile da mantenere. L’impegno organizzativo è davvero grande sotto molti aspetti, tant'è vero che i nostri tradizionali partner di Caraglio e Dronero hanno deciso di rinunciare alla sfilata”.
“La notevole partecipazione – sottolinea il presidente dell’associazione, Alberto Ariolo - alle due serate senza nessun problema di ordine pubblico ci rincuora. Ora speriamo di fare altrettanto domenica prossima. Abbiamo ricevuto complimenti in particolare per il pomeriggio di sabato, dedicato ai bambini e alle famiglie, e per la cena del venerdì, con un menù molto gradito. Ci prendiamo fin d’ora l’impegno a potenziare nelle prossime edizioni la sezione dedicata ai bambini. Vorrei ringraziare molto per il servizio di assistenza i ragazzi volontari della Croce Rossa di Busca e ricordare l'apporto dell'associazione Anc Carabinieri in congedo”.
Il merito della buona riuscita è da condividere con la direzione artistica affidata allo speaker radiofonico saluzzese Andrea Caponnetto e, per le serate-disco, ai ragazzi del circuito del Movin' On di TRS radio, il dj contest per disc-jockey emergenti come Don Calo, Cristian Bertero, Jhonny Manfredi, Ariele Giordanino, Giulio Poetto, che animeranno anche la sfilata dei carri domenica prossima.
Inoltre, occorre sottolineare l’impegno degli interpreti dell’allegra combriccola, Micon-Ivano Falco, Miconëtta-Nicoletta De Lio, ‘l Panaté-Andrea Fornero, la Bela Panatera-Cristina Fornero e Birichina e Birichin, Veronica Aimar e Manuele Giordana, instancabili ambasciatori di Busca per tutto il periodo di Carnevale, che hanno ospitato venerdì scorso per la loro investitura non meno di una settantina di “colleghi” provenienti da tutta la provincia e oltre.
Domenica 21 gennaio la sfilata
Ore 14: sfilata dei carri con animazione di piazza a cura di Andrea Caponnetto e Jhonny Manfredi
Ore 17: Gran gioco finale per gruppi mascherati e pubblico al palco delle autorità
La sfilata si dirama dall’area Capannoni verso via Verdi, via Pes di Villamarina, corso Giolitti e ritorno. Alle ore 17 davanti palco in via Pes di Villamarina si tiene la novità del “Gran gioco finale” per gruppi mascherati e pubblico.
La storia di Micon e Miconetta
Era il 1955 quando dalla fantasia di due giovani di allora, il senatore Giuseppe Fassino e l’artista Reno Masoero, nacquero Micon e Miconëtta, le maschere di Busca. “A Busca l’è arivà n’amis ‘d Giandoja ch’a sona la froja e as ciama Micon…- cantava Masoero nella sua famosa canzone dedicata al Carnevale, il cui spartito originale è stato ritrovato nel corso delle ricerche per il libro “Nóst Carlevé”, Fusta Editore, 2014 - A l’è portasse ‘n sema Miconeta ch’a l’è na fomenta ch’a va coma ‘n tron! As fermo con noi ‘n cost carlévé, lassomie nèn soi a beivi e mangé!”. E svelando la leggendaria origine di Micon, nato a Busca nella cesta di un vecchio panettiere, sanciva nella coppia mascherata l’antica nomea del buon pane cittadino, con cui, si racconta, i nostri antenati sfamarono i Cuneesi al tempo del lungo assedio da parte dei Franco – Spagnoli nel 1744. Allegorie e simboli di una tradizione secolare, che da allora si rinnovano ogni anno, quando Micon e Miconëtta, prendendo possesso delle chiavi della città, danno inizio al periodo di festa mascherata.
Le date dell'evento: