DRONERO - Festa al Rifugio "Detto Dalmastro"

Sabato 19 agosto camminata, pranzo e balli occitani a Santa Margherita

d.b. 13/08/2023 10:56

Dall’inizio dell’estate è tornato a nuova vita il Rifugio Detto Dalmastro, nel vallone di Santa Margherita, a Dronero, grazie a Robero Menzio, che si è aggiudicato il bando della gestione. Il Rifugio partigiano fu inaugurato il 2 giugno 1970 e sorge al centro della zona delle operazioni delle formazioni GL della Valle Maira, di cui rappresenta il sito memoriale. Dopo la guerra, infatti, il Colletto della Margherita diventò il “santuario” delle formazioni partigiane “Giustizia e Libertà”. Il Rifugio è accessibile dalla Frazione Tetti di Dronero, ma anche da Cartignano e San Damiano Macra. Detto Dalmastro fu l’artefice principale dei  cosiddetti "Patti di Saretto", firmati il 31 maggio 1944 tra partigiani italiani e francesi: furono l’ approdo della complessa sequenza di iniziative di alcuni partigiani di rilevante preparazione culturale e di rigoroso impegno politico per l'avvento della libertà democratica. Negli anni Sessanta, alcuni partigiani che qui avevano vissuto e combattuto acquistarono un terreno a monte della chiesa di S. Margherita, dove fra il 1968 e il 1970 venne edificato il rifugio. Il Vallone della Margherita e, in particolare la sua borgata estrema, a m. 1326 di altitudine, rivestì nel periodo della Resistenza una notevole importanza a livello provinciale; la sua collocazione geografica, alla testata del vallone di Moschieres, sulla destra orografica del Maira, in posizione dominante, appartata e facilmente controllabile, la portò inevitabilmente ad essere scelta come quartier generale della lotta partigiana.
 
Al suo interno, il rifugio oggi può ospitare fino a 18 persone nelle stanze al piano primo e nel dormitorio al secondo piano, dotate di servizi igienici, mentre al piano terra è posta una cucina con la sala da pranzo. Il nuovo gestore è anche un bravo cuoco e propone menù interessanti e a buon prezzo. 
 
Dopo il successo delle prime attività svolte nei mesi di giugno e luglio, altro appuntamento in rifugio sabato 19 agosto: per chi vuole partecipare alla “camminata accompagnata”, il ritrovo è a Cartignano alle ore 10 (Bar del Paschero, dove verrà offerto un caffè ai partecipanti). Alle 12 pranzo in rifugio a 15 euro, con antipasto misto, polenta concia o con spezzatino e salsiccia. Nel pomeriggio, dalle ore 14, balli occitani con il gruppo “Li Destartavelà”. Per tutto il giorno sarà visitabile la “Stanza della memoria partigiana” nella frazione Santa Margherita,  dedicata ai caduti della Seconda Divisione Alpina “Giustizia e Libertà”, riaperta in occasione della ricorrenza del 25 aprile 2022, a cura degli amici del Rifugio Partigiano “Detto Dalmastro”.
 
Oltre che luogo dedicato al ricordo dei caduti della Seconda Divisione Alpina “Giustizia e Libertà”, la Stanza della memoria si propone di documentare e far conoscere l’attività in cui si è manifestato l’impegno civile dei partigiani della Valle Maira nei decenni Sessanta, Settanta e Ottanta.
 
Se non si vuole fare la camminata da Cartignano, è possibile arrivare al rifugio con un bel sentiero,percorribile in un’ora, da Paglieres (San Damiano), lungo il quale nell’ autunno 2022 sono stati inaugurati alcuni pannelli storici   che raccontano le biografie dei protagonisti della Resistenza, come il prof. Aurelio Verra con la sua tipografia clandestina o il dott. Mario Pellegrino - detto Grio - che proprio a Paglieres aveva allestito un prezioso ospedale da campo, o ancora il partigiano francese Jean Lippmann e Detto Dalmastro, comandante della II Divisione Giustizia e Libertà e commissario politico del gruppo divisioni GL “Duccio Galimberti”, contestualizzando le loro figure nel quadro complessivo della Lotta di Liberazione. 
 
Per prenotazioni e informazioni sulla festa del 19 agosto, si può chiamare il numero 348 6462534.

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