Ci saranno Marco Silvio Pedrassi e Silvia Marino, rispettivamente presidente e vice di Persone Come Noi, onlus con sede a Busca, e Franco Tropini, coordinatore di progetti internazionali di cooperazione. Insieme guideranno una visita alla mostra “Capo Verde: un ponte tra Europa e Africa” allestita dalle Aree Protette delle Alpi Marittime presso il proprio centro visita di Vernante e aperta al pubblico fino a metà settembre. L’appuntamento è per venerdì 26 agosto, alle ore 17.

 

Persone Come Noi (PCN), è una organizzazione non governativa di cooperazione allo sviluppo e di aiuto umanitario attiva in più continenti. In Africa è presente da oltre quindici anni a Capo Verde, paese in cui è impegnata nella realizzazione di interventi di recupero e promozione dell'artigianato, di sostegno alle piccole imprese attraverso il microcredito e più recentemente nella promozione del turismo rurale e familiare, nel quadro della tutela e valorizzazione delle risorse ambientali del paese.

 

È nata in questo ambito la collaborazione tra PCN, Aree Protette delle Alpi Marittime e Università di Torino, per la realizzazione di un progetto di valorizzazione della microimprenditoria femminile, che si sviluppa su tre (Santiago, Fogo, Sant’Antao) delle dieci isole che compongono l’arcipelago al largo delle coste del Senegal.

 

Tra gli strumenti di comunicazione del progetto c’è la mostra fotografica ospitata in questo periodo a Vernante. Coni vulcanici, sentieri lastricati di montagna, scogliere e piccoli porti, incontri comunitari, scene di vita locale: sono i soggetti dei quaranta scatti di Nanni Villani, responsabile Valorizzazione territorio delle Aree Protette delle Alpi Marittime, che compongono il reportage. Per secoli possedimento portoghese, oggi Capo Verde appare agli occhi di chi proviene dal vecchio continente come un’Africa domestica, senza grandi problemi di sicurezza, relativamente ben organizzata, toccata solo in parte dalle tante contraddizioni tipiche di molti dei paesi africani. Un ponte tra due mondi.