CUNEO - La storia di Arpad Weisz riprende vita a Cuneo

L'evento, in programma il 27 marzo e riservato alle scuole, sarà tenuto dal giornalista Gianfelice Facchetti

Redazione 16/03/2025 08:01

Quella di Arpad Weisz è una storia straordinaria e tragica, che lega inevitabilmente l'Italia al periodo delle deportazioni di massa verso i campi di concentramento. L'allenatore ungherese fu vittima delle Leggi Razziali introdotte dal regime fascista nel 1938. Prima di allora, Weisz aveva guidato l'Inter, il Novara e il Bologna, conquistando tre scudetti: due con i nerazzurri e uno con i felsinei.
 
Con l'entrata in vigore delle leggi razziali, Weisz e la sua famiglia furono costretti a lasciare l'Italia, trovando rifugio nei Paesi Bassi. Tuttavia, nel 1942, con l'occupazione nazista, vennero arrestati dalla Gestapo. L'allenatore fu trasferito nei campi dell'Alta Slesia, mentre sua moglie e i figli vennero deportati e uccisi ad Auschwitz. Dopo alcuni mesi, anche Weisz fu ricondotto nel campo polacco, dove trovò la morte nelle camere a gas.
 
Una storia di calcio e discriminazione, che verrà rievocata dal giornalista Gianfelice Facchetti il 27 marzo presso lo Spazio Incontri Fondazione CRC. L'evento, riservato alle scuole, si terrà alle ore 9.30 e sarà gratuito. Per partecipare è necessaria la prenotazione via e-mail all'indirizzo info@plineducation.it.
 

Notizie interessanti:

Vedi altro