BUSCA - Le Cercle Rouge continua a lavorare

Anteprima al Teatro Civico di Busca il 22 aprile

Roberta Bima 16/04/2017 12:32

È stato un marzo intenso quello dell’associazione Le Cercle Rouge che ha girato la seconda sequenza video del nuovo progetto “Kappa-Lo specchio di un’emozione #dalprocesso di frankafka”, un’installazione video teatrale ispirata al romanzo “Il Processo” di Franz Kafka, nell’archivio comunale trasformatosi per l’occasione in un set cinematografico. Qui si è girata la messa in scena basata sulla lettura del testo comparata alle interpretazioni che ne fecero Orson Welles per il cinema (in The Trial del 1962) e Guido Crepax per il fumetto (1999). L’intenzione è rappresentare il turbamento delle ambientazioni kafkiane con un taglio filmico e nello stesso tempo congelare con il fumetto la complessità dei rapporti tra i personaggi, all’interno di vignette dal lieve tratteggio figurato. Successivamente nella bella cornice del Castello del Roccolo sono state registrate altre due scene della pièce; continuano le disavventure di Kappa nella vana ricerca della verità sul suo capo d’accusa. La prima sequenza dal titolo “Dove è la porta” riguarda il dialogo tra il protagonista ed un sacerdote e si è sviluppata tra il parco e la cappella del Roccolo.
Si tratta di un riferimento all’incontro manzoniano tra i bravi e don Abbondio, dove però nel ruolo di don Abbondio non è il sacerdote, bensì Kappa, sorpreso e fermato nel suo cammino pensieroso da un sospettoso prete di campagna. Alla prima ripresa mattutina ha fatto seguito una pomeridiana dal titolo “Le tre possibilità”, ovvero il monologo del pittore Titorelli nella loggia del castello: nuove difficoltà da superare per Kappa, perché Titorelli più che un pittore è quasi un giullare del tribunale che con un seguito di bambine scatenate si diverte a confonderlo. Come nel romanzo, il testo della pièce procede con una scrittura volutamente spersonalizzante, priva di qualsiasi punto di riferimento trascinando in una condizione di ipnosi, in uno stato quasi onirico. In questa discesa agli inferi tutti sembrano essere in combutta contro il protagonista all’interno di un sistema giudiziario distopico: “Il tribunale non ti chiede nulla. Ti accoglie quando vieni, ti lascia andare quando vai”.
La vicenda si sviluppa su diversi piani temporali e spaziali ed alterna spazio scenico con spazio filmato in un’ambientazione che gradualmente si cala in una atmosfera sospesa, dove le situazioni ordinarie diventano man mano surreali poi risalgono ai grandi temi del conflitto presenti in ogni individuo, tra il vivere quotidiano e l’aspirazione all’universale. Ma “Il Processo” è anche un romanzo ricco di satira, dove i personaggi agiscono secondo schemi di comicità da film muto, con improvvise accelerazioni incongrue.
La pièce andrà in scena in anteprima il 22 aprile alle 21 al Teatro Civico di Busca all’interno della rassegna “Acqua sotto i Ponti” curata da Santibriganti Teatro e Piemonte dal Vivo. La prima andrà in scena a Saluzzo il 18 maggio al Teatro Magda Olivero per la rassegna Saluzzo a Teatro.

Le date dell'evento:

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