Venerdì 17 maggio alle ore 18, presso la sala incontri dell’Hotel Principe, l’associazione culturale Kleos promuove il suo primo convegno.
Con “Le fondazioni bancarie fra potere economico e potere politico” si intende affrontare un argomento particolarmente attuale sia per le problematiche nazionali - si veda la vicenda di Fondazione CRT -, che per le recenti polemiche riguardanti il rinnovo dei componenti della fondazione della Cassa di Risparmio di Cuneo. Dopo un’introduzione del presidente dell’associazione Kleos Guglielmo Bissoni, interverranno il presidente di Confartigianato Piemonte Giorgio Felici, l’avvocato Enrico Collidà, ex vicepresidente di Fondazione CRC, e l’ex senatore e sindaco di Cuneo Giuseppe Menardi.
“L’analisi del rapporto spesso conflittuale fra il potere economico e quello politico nelle società occidentali moderne sarà oggetto del convegno - spiegano gli organizzatori - con particolare riguardo alle fondazioni di origine bancaria, sulla loro possibilità di cogliere i bisogni dei territori di riferimento e di adattare i propri interventi al mutare del contesto economico e sociale, indirizzando la crescita verso l’innovazione, la tutela del benessere della comunità conservandone le tradizioni e nel rispetto dell’ambiente. Infatti mai come in questo periodo storico, la nostra nazione e l’Europa sono e saranno chiamati ad affrontare criticità che modificheranno il nostro modello economico e sociale: dall’invecchiamento demografico all’immigrazione extraeuropea, dalla digitalizzazione alla rivoluzione verde, dalle guerre in Ucraina e in medio-oriente alla conseguente crisi energetica. Processi in cui le fondazioni di origine bancaria, mettendo a disposizione la propria esperienza e profonda conoscenza delle comunità, potrebbero ricoprire un ruolo attivo e determinante anche grazie alle opportunità offerte dal PNRR. Con un patrimonio di circa 40 miliardi di euro che hanno saputo conservare e accrescere nel tempo, le fondazioni possono infatti mettere a disposizione risorse e grande conoscenza dei territori per rispondere alle nuove esigenze determinate dai grandi cambiamenti che le società occidentali volenti o nolenti dovranno affrontare”.