CARAGLIO - Mi basterà guardare il cielo

Al Contardo Ferrini di Caraglio la presentazione del libro di Gianmaria Rinaudo

d.b. 25/11/2023 21:08

Venerdì 1° dicembre, alle 20.45, nel Teatro Contardo Ferrini di Caraglio, sarà presentato per la prima volta al pubblico il libro di Gianmaria Rinaudo Mi basterà guardare il cielo, edito da Nerosubianco nella collana “le zattere”. Il libro parla di Gianmaria, di Marina, sua moglie, e del crudele ospite, il cancro, che ha devastato la loro vita. Gianmaria Rinaudo è nato nel 1959, Marina Rosso nel 1961. Si sono conosciuti nel 1981, si sono sposati nel 1992. La malattia è comparsa nel 2011 e si è portata via Marina nel 2022. Trent’anni insieme, undici passati a combattere più che mai uniti contro la malattia, senza perdere il piacere di un cappuccino con brioche, neanche nei momenti più bui. 
 
Il libro si presenta come il diario del percorso di sofferenza di una coppia sconvolta dall’arrivo del cancro, che per undici anni mostra tutta la sua forza devastante, sia in chi è colpito dalla malattia, sia in chi vive a fianco della persona malata. In realtà questo libro è molto di più: è il racconto di una inossidabile e tenera storia d’amore, è un invito a riconoscere l’importanza delle piccole cose di ogni giorno, è anche uno sguardo sulla comunità, un appello all’umanità di chi opera nel sistema sanitario. Perchè pubblicare questo libro? si chiede l’autore nella prefazione. Non solo e non tanto per ricordare Marina, la moglie strappata dalla malattia, perchè il suo ricordo non ha bisogno di un libro per vivere nel cuore di Gianmaria. In realtà io ho deciso di pubblicare il diario per testimoniare una volta di più la forza devastante del cancro, una malattia che annienta nel corpo e nell’anima il paziente e riduce all’impotenza chi gli sta accanto. Un libro che si rivolge anche agli operatori sanitari per ricordare l’importanza di un approccio “umano” con i pazienti. Tecnica e competenza, infatti, in certe situazioni non bastano. La differenza la fa l’umanità, che riconosce la fragilità del paziente e ne rispetta la dignità, fino all’ultimo istante di vita.
 
Il libro ripercorre le tappe di un calvario che tante famiglie hanno conosciuto: lo smarrimento al momento della diagnosi, la ricerca spasmodica di possibili terapie, l’alternanza di speranze e delusioni, la riscoperta e il conforto delle piccole cose, poi la decisione di chi soffre di dire “basta” e la forza di accettare una decisione così grave, da parte di chi sta accanto. Mi basterà guardare il cielo rientra a pieno titolo nella collana “le zattere” dell’editore Nerosubianco perchè è un ulteriore esempio di come la scrittura autobiografica possa diventare terapeutica e liberatoria per l’autore ma anche utile per i lettori, per prepararli ad affrontare con maggior consapevolezza le sofferenze che la vita può porre sul loro cammino. Libri come questo sono straordinarie testimonianze di altruismo e di civismo, che vanno ben oltre la dimensione personale dello sfogo e del ricordo.
 
Alla presentazione del libro, venerdì 1 dicembre, al Teatro Ferrini interverranno l’autore, Gianmaria Rinaudo, Agnesina Marchiò, Fabrizio Pellegrino, Arduino Rosso. Le letture saranno curate dai giovani dell’associazione Contardo Ferrini. L’ingresso è libero.

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