Non sono pochi i tabù che affliggono la nostra società contemporanea. Uno di questi è il tabù della morte. Cancellare l'idea della nostra scomparsa non eliminerà ciò che è sempre esistito e che esisterà fino a quando esisterà la vita: la morte, appunto. La divagazione di chi scrive (non così inutile trattandosi di un tabù) è suggerita dalla necessità di trovare parole adatte per presentare al lettore “Morto dal vivo”, lo show musicale ideato e condotto da Beppe Puso, performer surreale, umorista, cantautore, produttore musicale e scrittore torinese ("Il mio pescegatto si mangia da solo" edito da Edizioni del Faro con prefazione di G. Bozzo direttore artistico di Zelig). La formula dello show è molto semplice: un cantautore -o una cantautrice- sale sul palco per interpretare un grande artista scomparso, intervallando l'esibizione con alcuni pezzi propri, di fronte a un pubblico che può riscoprire un mito del passato e, allo stesso tempo, fare la conoscenza di un nuovo artista. Nel cuneese da sette anni -il format esiste da otto- è la Birrovia ad ospitare uno spettacolo che ha fatto tappa anche a Torino, Pinerolo, Alba, Carmagnola, Follonica, Massa Marittima, Cagliari e Firenze. Domenica 10 dicembre, alle 21, a salire sul palco sarà il cantautore, attore e storyteller Orlando Manfredi nell'interpretazione dell'intramontabile Luigi Tenco. Manfredi, anche lui torinese, ha fatto il suo debuttato discografico nel 2010 con “Intimo rock”, esibendosi in apertura a artisti del calibro di Afterhours, Paolo Benvegnù, Marco Parente, Perturbazione e Woodpigeon. Ha collaborato con Gatto Ciliegia vs il Grande Freddo (David di Donatello per la colonna sonora di Miss Marx), Fratelli Mancuso (vincitori della Targa Tenco) e Luca Occelli, con cui ha scritto il recital originale "Un posto per volare. Opera lieve per Tenco e Pavese", ospite del Pavese Festival. Abbiamo fatto qualche domanda a Puso (primo premio al Festival Pelago on the road, terzo premio al Festival Buscaglione, ospite di Zelig e nome che richiamerà nella mente dei cuneesi i primi premi a Sanrito e la parodia di Chiara Ferragni nel monologo dell'ultima edizione del Piccolo Festival di Grandi Canzoni) per farci svelare segreti e anticipazioni dello show direttamente dal suo creatore. Se dopo la lettura di questa breve e irriverente intervista non sarete certi di aver capito di cosa stiamo parlando, oppure se semplicemente credete nella necessità di mantenere viva la musica live, il consiglio è di prendere parte alla prossima serata.
Quando è nata l'idea di creare “Morto dal vivo”? Per chi non lo conoscesse, lo show in cui "I grandi artisti vivi cantano le canzoni di quelli morti ma mai viceversa”. Un format di cui sei anche presentatore...
"Tutto è nato una domenica di sabato pomeriggio. Mentre camminavo sui tralicci dell'alta tensione, un uccello mi si è posato sulla spalla restando fulminato. È stato a quel punto che ho capito di essere diventato conduttore, ma mi mancava uno show di successo da condurre. Così ho creato 'Morto dal Vivo'”.
Come avviene la scelta dell'artista che interpreterà il grande artista scomparso? Devono esserci particolari affinità?
“Per essere scelto quale ospite di 'Morto dal Vivo' bisogna superare un difficilissima selezione. Organizziamo un concorso tra tutti i candidati che salgono sul palco contemporaneamente cercando di buttarsi giù a vicenda. Vince l'ultimo che rimane in piedi”.
Il format dà ai cantautori la possibilità di confrontarsi con artisti di riferimento e miti indiscussi della storia musicale e, allo stesso tempo, offre al pubblico quella di scoprire o riscoprire i grandi artisti del passato. È azzardato sottolineare questo valore aggiunto?
“Il mondo è zeppo di grandi artisti, purtroppo però sono vivi e non ottengono il giusto riconoscimento. Morto dal vivo nasce con l'intento di avvicinare il pubblico a questi artisti in un grande connubio tra vita e morte. Alcuni spettatori vengono per ascoltare un artista che non c'è più e magari hanno l'occasione di scoprirne uno vivo che non conoscevano. Tutti gli ospiti sono autori di canzoni e si mettono in gioco esclusivamente per 'Morto dal vivo', suonando per la prima volta i pezzi del Morto insieme ai propri. Contemporaneamente. Difficilissimo”.
Il 10 dicembre la serata sarà dedicata a Luigi Tenco. A interpretarlo il cantautore torinese Orlando Manfredi. In una definizione, chi era Luigi Tenco? E, invece, chi è Orlando Manfredi?
“ll 10 dicembre ricorderemo Luigi Tenco che è stato un artista poliedrico: autore, cantante, pistolero. Lo faremo insieme a Orlando Manfredi: cantautore, drammaturgo e pompa di benzina”.
Puoi darmi qualche anticipazione sui prossimi artisti che saliranno sul palco di Morto dal Vivo?
"Tanti i prossimi appuntamenti con 'Morto dal vivo'. VI lascio alcune anticipazioni succose: Samuel dei Subsonica/Whitney Houston, Cristiano Godano/Michael Jackson e Alessandra Mussolini che canterà tutte le canzoni del nonno".