RITTANA - Nuovi Mondi Festival, Federico Buffa e Cecilia Sala tra gli ospiti della XIII edizione

Il più piccolo festival di cinema di montagna del mondo ritorna dal 25 giugno al 5 luglio, a Rittana e Roccasparvera

Redazione 13/06/2024 12:00

Il più piccolo festival di cinema di montagna del mondo, da qualche mese membro dell’International Alliance for Mountain Film, torna per la sua 13a edizione con una veste nuova. Per la prima volta il Campo Base non sarà, come da tradizione, nella piccola Valloriate, ma nella vicina Rittana - sempre nella bassa Valle Stura cuneese, ma a una manciata di chilometri di distanza.
 
“Per motivi organizzativi non è stato possibile restare a Valloriate, - spiega Silvia Bongiovanni, che con Fabio Gianotti condivide la direzione artistica del Nuovi Mondi - ma è dal 2019 che il festival porta eventi nei paesi vicini. Non è un caso se l'associazione culturale Kosmoki, che materialmente organizza il festival, quest’anno si muove in stretta collaborazione con il Distretto Culturale Montagna Futura, che riunisce i comuni di Valloriate, Rittana, Moiola, Roccasparvera e numerose associazioni che collaborano al Distretto”.
 
Un festival partecipato e diffuso, quindi, che quest’anno ha come motto: Il mondo è nostro.
 
OSPITI
Si inizia martedì 25 giugno, alle ore 21 a Rittana, nello spazio antistante il Centro della Comunità con il giornalista e scrittore Federico Buffa ed il suo “Ribelli. Storie di sfide”.
Mercoledì 26 giugno alle 21 sarà la volta dell'alpinista polacco Krzysztof Wielicki con “Quando scalare era esplorare”.
Giovedì 27 giugno sarà ospite del festival, l’alpinista spagnola Silvia Vidal con uno speech dal titolo “Sincronia magica”.
Venerdì 28 giugno, alle 18,30, sarà la giornalista Cecilia Sala, autrice del celebre podcast “Stories”, a salire sul palco del Campo Base con “L’incendio – Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan”.
Alle 21, sempre di venerdì 28, ci sarà la climber iraniana Nasim Eshqi con “Ero roccia, ora sono montagna.” Sarà un viaggio senza sconti nella sua esperienza di donna fuori dagli schemi nell’Iran degli ayatollah.
Sabato 29 giugno alle 21 Caterina Borgato, viaggiatrice, scrittrice e fotografa meranese, presenterà un percorso di ricerca dedicato alla realtà del mondo femminile che ha incontrato in regioni della Terra ai margini e intitolato “Donne di terre estreme”. L’evento è organizzato da Montura, azienda leader nella produzione di attrezzatura tecnica di montagna.
Venerdì 5 luglio, a Roccasparvera, alle 21,00 si terrà sarà il “Concerto a 432 HZ” con il biologo molecolare e musicista compositore Emiliano Toso.
 
FILM
Il Concorso Doc inizierà con le proiezioni si terrà a partire da mercoledì 26 giugno dalle 17,30 alle 19,00. Ventidue i documentari in concorso, provenienti da Italia, Francia, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Tanzania, Iran, Kyrgyzstan, Cina, Stati Uniti, Russia, Polonia, Georgia e Pakistan.
Tra le pellicole selezionate, ci sono anteprime italiane, europee e mondiali. Alcuni dei film in concorso hanno già vinto importanti premi internazionali al Trento Film Festival, al Festival dei Popoli, all’Idfa di Rotterdam, al DocLisboa e al Torino Film Festival.
La programmazione è divisa in cinque sezioni tematiche: “Scalare è un po’ come sognare”, è dedicata all’alpinismo; “Ogni giorno ha il suo affanno”, che parla del mondo come un posto spesso difficile in cui vivere, ma allo stesso tempo meraviglioso e fatto di cose semplici e disincanto; “Storie di vita, di morte e altre sciocchezze”, per viaggiare immersi in realtà poco conosciute, affascinanti e sorprendenti; “Sospesi nel tempo”, storie fuori dal tempo, storie di medici di frontiera, di canzoni antiche, di vecchi mestieri; “Così lontani, così vicini”, dedicata invece ai registi del territorio che presenteranno al pubblico le loro storie su pellicola.
Verranno assegnati due premi. Uno per il Miglior Film e un Premio Speciale della Giuria. I vincitori verranno proclamati sabato 29 giugno prima dell’incontro con Caterina Borgato.
Il giorno 29 giugno verrà presentata “La rete regionale del cinema” con il referente della Film Commission Torino Piemonte Davide Bracco, i sindaci del Distretto Montagna Futura, i sindaci di Vinadio e Borgo San Dalmazzo e l’assessore di Entracque.
 
IL CONVEGNO
Quest’anno, grazie soprattutto alla nascita del Distretto Culturale Montagna Futura, da giovedì 27 giugno a sabato 29 giugno all’interno del festival si terranno una serie di incontri attorno al tema: “Innovare la montagna. Incontri e confronti sul tema della rigenerazione dei territori marginali”.
L’appuntamento nasce in stretta collaborazione con il Distretto Montagna Futura. Vuole essere un seminario di confronto su esperienze di rigenerazione, in dialogo con le Fondazioni bancarie. Il primo giorno saranno presenti alcune Fondazioni per una riflessione sugli interventi fatti in favore delle aree interne. Il secondo e il terzo giorno saranno al centro del dibattito il tema della demografia, della cultura e della imprenditorialità nel tracciare nuove strade di sviluppo.
La tesi che accompagnerà i lavori è così riassumibile: la cultura è un motore essenziale per lo sviluppo delle aree interne, capace di unire le comunità, promuovere l’economia e guidare l’innovazione, mantenendo al contempo un legame con le radici e le tradizioni locali.  Questo sforzo è già in grado di costruire, per la montagna, un futuro migliore del presente? Quali sono i punti di forza? Quali le criticità?  Una nuova montagna è possibile e le tante esperienze italiane lo dimostrano.
 
LA CUCINA
Quest’anno, grazie alla collaborazione con il distretto culturale Montagna Futura la cucina e il bar del Campo Base vedranno alternarsi al bancone e ai fornelli soggetti diversi: la Cooperativa Sociale Proposta 80, il Progetto Mescià della Cooperativa Momo, gli alpini di Robilante e il gestore del Forno a legna “La Fame” di Roccasparvera. L’obiettivo è che il festival includa, quasi ad amalgamare, territori, esperienze, persone, storie, professionalità, diversità. La cucina è il luogo dell’incontro e dell’amicizia e la cucina del Nuovi Mondi vuole porsi come luogo del “tutto incluso”.

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