E’ un personaggio che vale la pena di conoscere, Oleg Polianskyi. Perché il suo modo di intendere il pianoforte, pur profondamente radicato in una solida preparazione di stampo tradizionale, è un inno alla sperimentazione e alla creatività, nel nome di una “musica senza limiti” che espande i confini tradizionalmente attribuiti agli interpreti della “classica”.
Il maestro vanta un curriculum di grande spessore, è stato vincitore di prestigiosi concorsi internazionali come Tokyo (1986), Montréal (1988), Marsiglia (1997), Cincinnati (1999) e Chaikovsky (1998), è ospite dei più importanti festival musicali e si esibisce regolarmente in tutto il mondo. Nei primi giorni di maggio sarà a Cuneo, in Conservatorio, per tenere una masterclass e, prima di ripartire, omaggerà la città di un imperdibile concerto, previsto per la sera di giovedì 10 maggio, presso la sala Giovanni Mosca.
Il programma spazierà dalla Sonata op.10 n.3 di Beethoven alla Fantasia op.49 e alla prima Ballata di Chopin, proseguirà con Debussy (la prima serie di Images) per approdare infine a un monumento della letteratura pianistica, “Réminescences de Don Juan” di Liszt. Questa composizione, basata su temi tratti dal Don Giovanni di Mozart, si ascolta raramente in concerto, a causa non solo della lunghezza e intensità drammatica, ma anche e soprattutto per l’impressionante difficoltà tecnica, che spinse Ferruccio Busoni a definirla “il punto più alto del pianismo”.
L’appuntamento con il maestro Polianskyi al Conservatorio di Cuneo è fissato per il 10 maggio alle ore 21. L’ingresso è libero, nel limite dei posti disponibili.
Le date dell'evento: