“Un festival molto bello e interessante, che nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento del mondo letterario”. A parlare così di Scrittorincittà è Piergiorgio Odifreddi, l’ospite d’onore della serata di presentazione del programma della manifestazione. L’evento è previsto per lunedì 30 ottobre, alle ore 18 presso il cinema Monviso, giorno in cui verranno svelati i nomi dei protagonisti del festival letterario. Il ‘matematico impertinente’ sarà nella sua città natale per presentare il suo nuovo libro ‘Dalla terra alle lune’, un viaggio cosmico interdisciplinare in compagnia di Plutarco, Keplero e Huygens.
“Il volume ricalca un’operazione che avevo già fatto con Lucrezio, poeta latino e divulgatore scientifico (nel saggio ‘Come stanno le cose: il mio Lucrezio la mia Venere’ edito da Rizzoli nel 2013 n.d.r.). Un libro di astronomia appoggiato su un treppiede di classici, a cavallo tra due discipline” ha spiegato lo stesso Odifreddi, raggiunto telefonicamente dalla redazione di Cuneodice.it.
Per partorire la sua nuova fatica il professore è partito da ‘Il volto della luna’ di Plutarco “Mi sono ispirato al dialogo del filosofo greco, il quale usando come pretesto ‘la faccia della luna’ redasse una delle sue opere più affascinanti, toccando punti interessanti. Si pensava che i greci non sapessero quasi nulla, ma non è così”.
Il saggio di Plutarco ispirò in passato anche il ‘Sogno’ di Keplero, continua Odifreddi “Si propose uno stimolante esperimento di pensiero: immaginare come si sarebbe vista la volta celeste se la si fosse osservata dalla Luna. Un racconto che Jorge Luis Borges ha identificato come l'inizio della fantascienza moderna”. E così fino a Huygens, l’astronomo olandese, che ripeté l’operazione con Saturno, pianeta di cui lui stesso scoprì gli anelli. Insomma, un viaggio attraverso quasi 2 mila anni di storia che Odifreddi racconterà ai cuneesi al Cinema Monviso: “Loro (Plutarco, Keplero e Huygens n.d.r.) non avevano visto nulla, io nella presentazione farò vedere le illustrazioni ai presenti”.
La presenza del ‘matematico impertinente’ in città non è una novità per Cuneo, nonostante viva a Torino per impegni professionali, il professore torna nel capoluogo della Granda, dove risiede e lavora la moglie, tutti i weekend.
Passando “dall’alto al basso” il divulgatore scientifico ha regalato anche qualche ricordo della Cuneo che fu “Ho un bel ricordo di viale degli Angeli, quando ci andavo da ragazzo ho il ricordo di Piero Arese che correva sempre. Oggi il traffico l’ha reso meno piacevole, ma fortunatamente nel fine settimana, quando sono in città, è un’isola pedonale”.
Il matematico apprezza anche via Roma, “Bellissima” dice, e il centro storico “Vado spesso a mangiare in via Dronero”, ma non vede di buon occhio la movida eccessiva “ Ci sono molti locali con una musica esagerata, ad una certa ora i gestori dei locali dovrebbero usare una musica ambientale. Purtroppo viviamo in una società che non sa apprezzare il silenzio, ma non è certo un problema esclusivo di Cuneo, anzi”.
Mentre siamo ai saluti Odifreddi ci fa riflettere su una particolarità tutta cuneese: “C’è una cosa di Cuneo che non mi spiego. Si tratta dell’unica città d’Europa, forse al mondo, in cui la Zona a Traffico Limitato funziona solamente di notte”.
Le date dell'evento: