Il Comune di Dronero, con il sostegno della Regione Piemonte, promuove dal 9 al 14 maggio il Festival letterario diffuso “Ponte del Dialogo”, un nuovo format per promuovere la lettura e per valorizzare lo straordinario patrimonio storico-artistico della città.
Immagine iconica di Dronero è il celebre Ponte del Diavolo, costruito nel 1428 e chiamato così per una leggenda che racconta di un patto ( poi scaltramente non onorato) tra gli abitanti e il diavolo per poterlo costruire. Il Ponte del Diavolo diventa “Ponte del dialogo”, che unisce le tante anime della città: Dronero è oggi, infatti, una comunità multiculturale, con una delle più alte percentuali, in Piemonte, di immigrati stranieri tra i suoi cittadini.
Il filosofo francese Edgar Morin, in una recente intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato: "Non stiamo vivendo soltanto la crisi della democrazia nel mondo intero, la crisi di uno Stato sempre più burocratizzato, la crisi di una società dominata dal denaro, di un umanesimo sopraffatto da odio e violenza, la crisi di un pianeta devastato dall’onnipotenza del profitto, la crisi sanitaria scatenata dalle epidemie. Stiamo vivendo, soprattutto, una crisi più insidiosa, invisibile e radicale: la crisi del pensiero. Il vero problema oggi non è aumentare la potenza dell’uomo (che sta già provocando il degrado ecologico e la nostra rovina), ma rafforzare le relazioni umane e riscoprire il senso profondo dell’umanità". Il progetto “Ponte del Dialogo” si ispira a riflessioni come questa, condivise dai più illuminati intellettuali del nostro tempo.
“Facciamo sicuramente nostre le parole di Edgar Morin - queste le parole del sindaco Mauro Astesano e dell’assessore alla Cultura Carlo Giordano -. Il ponte vecchio o 'ponte del diavolo' è uno dei simboli di Dronero e della valle Maira. I ponti oltre ad essere opere architettoniche e d’ingegneria, che servono a superare ostacoli come fiumi e dirupi e permettere così alle persone di spostarsi e di comunicare, sono però anche metafore. Tanti sono gli esempi: tagliare i ponti, bruciare i ponti dietro di sé, oppure gettare ponti. I ponti consentono, infatti, di unire due punti altrimenti destinati a rimanere distanti. Insomma, permettono il dialogo tra le persone. È questo il concetto che sta alla base del festival “Il ponte del dialogo” che animerà Dronero dal 9 al 14 maggio. Sei giorni in cui scrittori, saggisti, giornalisti, si confronteranno con studenti, lettori, appassionati di letteratura, storia, arte. Un dialogo diffuso che coinvolgerà, anche fisicamente, tutta la città: dalle scuole al teatro, dalle piazze ai caffè, alla birreria. Crediamo che in tempi come questi segnati da decine di guerre (si parla già di Terza guerra mondiale strisciante), ma anche da contrasti interiori dovuti all’emarginazione sociale, alla mancanza di lavoro, alle malattie, ci sia quanto mai bisogno di dialogo. Un confronto forse non riuscirà a risolvere i problemi, però aiuterà sicuramente a capirli meglio”.
Per la prima edizione del Festival letterario diffuso “ Ponte del Dialogo” a Dronero animeranno e presenteranno le proprie opere 35 autori e 16 editori (ampio risalto agli editori cuneesi, che proporranno 22 autori del territorio).
Saranno presenti al festival, tra gli altri: Gianni Farinetti, Bruno Gambarotta, Franco Arminio, Gianluca Gotto, Tiziana Ferrario, Carlo Greppi, Bruno Arpaia, Ugo Nespolo, Davide Longo, Franco Faggiani.
Il Festival “Ponte del Dialogo” nasce con l’obiettivo di coinvolgere attivamente la comunità proponendo un gran numero di generi letterari dalla narrativa alla poesia, dalla memorialistica alla saggistica in grado di appassionare tutti i tipi di pubblico: bambini, giovani, famiglie e adulti portando gli autori ad incontrare la comunità di lettori e non , di appassionati e curiosi in molti luoghi della città: oltre al teatro Iris e alla Sala Chegai, infatti, ospiteranno incontri con gli autori anche il Museo Mallé, Palazzo Savio, la Sala Giolitti, il Monastero di S.Antonio, il Caffè Commercio, la birreria Jonathan, l’ex Convitto Civico, l’Istituto Alberghiero, l’Istituto Comprensivo, il Centro di Formazione Professionale, alcuni giardini storici privati.
Saranno tre le fasce orarie degli incontri: mattino (da venerdì a domenica), pomeriggio dalle 16 alle 19 e sera alle ore 21. Da martedì a venerdì avranno luogo gli incontri dedicati alle scuole, che coinvolgeranno tutte le classi di scuola primaria della Valle Maira, la Scuola Media, l’Istituto Alberghiero e il Centro di Formazione Professionale. Venerdì 12 maggio si svolgerà la “Cena del dialogo”, organizzata dal Comune, cui saranno invitati gli scrittori e i rappresentanti del mondo del volontariato dronerese. Dal venerdì alla domenica funzionerà lo SpazioLibri, dove sarà possibile acquistare le opere degli autori presenti al festival.
Tutti gli appuntamenti saranno ad ingresso gratuito. Per gli incontri con Franco Arminio (11 maggio, ore 21), Gianluca Gotto (13 maggio, ore 21) e Tiziana Ferrario (14 maggio, ore 21), che si svolgeranno nel Teatro Iris, è richiesta la prenotazione scrivendo all’indirizzo
pontedeldialogodronero@gmail.com.
L’iniziativa, che ha anche il contributo della Banca di Caraglio, vede infatti la collaborazione delle tre scuole presenti sul territorio comunale, della Pro Loco, dell’associazione “Il Bottegone”, del Distretto Diffuso del Commercio di Dronero e Valle Maira, del Museo Mallé dell’associazione Dronero Cult e della Cartolibreria Alice. La segreteria organizzativa del festival è curata dall’Agenzia di Sviluppo di AFP.
Per informazioni sul Festival si può contattare la segreteria organizzativa:
pontedeldialogodronero@gmail.com, tel. 0171 912003 (dal lunedì al venerdì, ore 9-12 e 15-18).