L’avverbio occitano “Maraman” significa “improvvisamente, a sorpresa”: con lo spirito della novità e della sorpresa i musei e punti espositivi delle Valli Maira, Grana e Stura, unitisi in rete nel 2016, tornano, dopo l’ottima accoglienza iniziale, a presentare tutti insieme una proposta culturale mirata a concretizzare in un’immagine unitaria il “paesaggio culturale” che caratterizza queste tre vallate alpine.
Ogni museo è fautore dell’iniziativa che propone e sostenitore di tutti gli altri, in una rassegna di eventi, incontri e spettacoli, tutti a ingresso gratuito, che prende il via in novembre e si concluderà a giugno 2025, come segno tangibile di un lavoro collettivo che vede oggi 32 realtà culturali unite dalla volontà di lavorare insieme per organizzare un’offerta culturale dinamica per i valligiani e migliorando la propria visibilità.
Il primo appuntamento, proposto dal Museo Occitano Sòn de Lenga e dal Museo dei Pels di Elva, si svolgerà venerdì 22 novembre alle ore 21 all’Espaci Occitan di Dronero: Serena Fumero, museologa, storyteller e pittrice, curatrice di molte attività presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi e la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, docente allo IULM di Milano, accompagnerà il pubblico in “Capelli”, monologo alla scoperta di dieci tra le raffigurazioni pittoriche e scultoree più rappresentative sul tema dei capelli. Viaggiando nel tempo e nello spazio, come in una scatola cinese nuove storie si apriranno nelle storie, nei personaggi, e nelle vite dei loro autori. Non mancheranno richiami ai capelli come “mestiere”, e ai pelassier di Elva. La ricerca di Fumero rientra all’interno de “Le Incredibili storie - storytelling”, un progetto di narrazione di episodi legati al mondo dell’arte da lei curato dal 2011. Viene proposto in prossimità della Giornata internazionale contro la violenza di genere del 25 novembre: sarà presente anche Renata Segalini in rappresentanza dell’Associazione Mai+sole di Cuneo.
Per il secondo appuntamento ci si sposta in Valle Stura, a Moiola. Il Museo della pietra, ospitato presso il Centro Saben di Via Don Cristini 1, accoglie venerdì 29 novembre alle ore 21 Alfredo Philip con il suo ultimo libro Lou Groumisel (il gomitolo). Philip vive a la Toureto di Casteldelfino: le imponenti case in pietra, se “ascoltate”, raccontano la storia di un territorio e di un popolo, generando racconti che l’autore ha raccolto sin da bambino, nelle veglie invernali dal 1976 al 1983. “Il gomitolo è in fondo la metafora della nostra vita, tutti noi avremmo un groumisel da dipanare, se solo lo volessimo. Andare alla ricerca delle proprie radici culturali, significa anche entrare nel profondo di noi stessi e anche il male fisico può essere tramutato in una risorsa”, scrive l’autore, oggi affetto dalla malattia di Parkinson. Tra storie antiche e saperi ormai desueti la serata sarà un tuffo nel passato e dentro sé stessi. I proventi della vendita del volume, sostenuto dai comuni di Casteldelfino e Costigliole Saluzzo, e dalle associazioni Escarton APS, La Cevitou e Giovani Parkinsoniani, finanzieranno un dottorato di ricerca sui meccanismi molecolari che portano alla neurodegenerazione nella malattia di Parkinson presso il dipartimento di Biologia dell’università di Padova.
La rassegna prosegue sabato 30 novembre alle ore 18 presso la Collezione Strumenti Musicali “G. Goletti” di Dronero, in Via XXV Aprile 21, con Gianpiero Boschero e la presentazione del suo ultimo volume “Jouan Bernardi. Fisarmonicista della Val Varaita”, da lui curato con Rachel Clerc e Claudio Fiabane ed edito da Fusta. Negli ultimi cinquant’anni le danze tradizionali della Val Varaita, in particolare quelle di Sampeyre, hanno assunto un ruolo di primo piano nel risveglio culturale degli Occitani in Italia. Negli anni del “miracolo economico”, tuttavia, queste danze avevano rischiato di scomparire: il suonatore che contribuì maggiormente a mantenerle in uso in quel periodo fu il fisarmonicista Jouan Bernardi di Sampeyre. Lo studioso ed esperto di lingua e danze occitane Gianpiero Boschero ne illustra la vita e le caratteristiche dello strumento, includendo una corposa sezione dedicata alle danze tradizionali suonate da Bernardi, accompagnate delle trascrizioni musicali. Concluderà l’incontro una piccola esibizione musicale curata da docenti e allievi dell’Istituto Musicale G. Donadio di Dronero.
La rassegna proseguirà con nuovi eventi a dicembre e gennaio. Il progetto è promosso da tutte le realtà culturali della rete Maraman, coordinato da Espaci Occitan e sostenuto dalla Regione Piemonte.