Sabato 26 e domenica 27 agosto a Sant’Anna di Valdieri c'è la Festa della Segale. Un evento per tutti, per mettere le mani in pasta, per immergersi nella storia e nelle tradizioni, per divertirsi, ballare, camminare e gustare la gastronomia locale. Due giorni di proposte per vivere a fondo il territorio e la sua cultura organizzati dall'Ecomuseo della Segale e dalle Aree Protette Alpi Marittime, dal Comune di Valdieri e dalla Proloco Sant'Anna e Terme di Valdieri, con la collaborazione e il supporto del Gruppo volontari di Protezione Civile di Valdieri e il coinvolgimento della comunità locale, senza la quale nulla potrebbe succedere.
La festa comincia accendendo il fuoco nel forno comunitario dell’Ecomuseo in centro paese. Sabato 26 agosto, dalle ore 15 alle ore 18, mentre le fiamme portano alla giusta temperatura i mattoni del forno con il laboratorio “Il pane e i biscotti di segale si fan così!” si impasterà la farina per dare forma a pagnotte e biscotti. Ognuno potrà provarci (turni ogni 30 minuti) fino alle 17, quando si assisterà alla prima infornata. La partecipazione è gratuita e non è richiesta la prenotazione.
Alla sera (ore 21), la festa entra nel vivo con il super concerto dei Bistrò Dalfin (ingresso gratuito): un "viaggio essenziale" nella musica occitana con Sergio Berardo (ghironde, organetto, cornamuse e voce), Dino Tron (fisarmonica, organetto e cornamuse), Carlo Revello (basso e ukulele basso), Riccardo Serra (batteria). La partecipazione all'evento, ospitato all’aperto nell’arena manifestazioni di Sant’Anna, è gratuita e non è richiesta la prenotazione.
Fittissimo il programma di domenica 27 agosto che comincia con la proposta della passeggiata musicale "Sui sentieri della Segale” (partenza ore 9 dall’arena manifestazioni). In compagnia delle Guide Parco e delle note dell'organetto di Silvia Mattiauda e della cornamusa di Daniele Dalmasso si camminerà su Lo Viòl di Tàit, il sentiero culturale dell’Ecomuseo della Segale. Un’opportunità per imparare a guardare la montagna e i boschi di Sant’Anna di Valdieri con occhi nuovi e scoprire così, nascosti tra tronchi, rami e foglie, grandi terrazzamenti, canali per irrigare orti e campi ormai scomparsi e antichi forni: testimonianze di un tempo, non troppo lontano, in cui questi luoghi erano abitati e vissuti da tante persone. La partecipazione all'escursione è gratuita, ma a causa del numero di posti limitato è richiesta la prenotazione cliccando
qui, o telefonando allo 0171 976800.
Intanto, fin dalle prime ore della mattinata della domenica, c’è un gran fermento di attività con profumi, colori e sapori del mercatino nella via centrale del paese, con i suoi prodotti tipici e colorati e con la dimostrazione dei macchinari d’epoca – a cura dell’associazione Santi Coronati di Fontanelle di Boves. Quando il campanile della chiesa di Sant’Anna suonerà le ore 12, comincerà la distribuzione della polenta a cura della Proloco di Sant’Anna e Terme di Valdieri, mentre nei ristoranti locali si potranno gustare menù speciali dedicati alla segale.
Dalle ore 14.30, il pubblico vedrà riversarsi nella strada centrale del paese una serie di personaggi in costume: contadini, guide alpine, guardiacaccia reali… la storia della valle Gesso sfila per ricordare la vita, i lavori e le attività che caratterizzavano quest’angolo impervio di mondo nella prima metà del ‘900. Un corteo colorato e festoso che terminerà nell’arena manifestazioni per raccogliersi attorno ai battitori della segale. La battitura serviva per staccare i chicchi di segale dalla spiga del cereale, picchiando forte e ritmicamente con uno strumento, il correggiato, composto da un manico e da una parte battente collegati da uno snodo in cuoio. Una pratica antica, che richiede destrezza e affiatamento: i battitori attuali, eredi di una lunga tradizione, sono stati istruiti a dovere dagli anziani del paese! Al termine della battitura il pubblico potrà degustare alcuni prodotti tipici della Valle Gesso.
Per il gran finale della XXXII edizione della Festa, alle ore 16, saliranno sul palco Lhi Balòs (ingresso gratuito): attivi dal 2006, propongono un’originale patchanka d’Oc (world-music, tradicional-Occitan, ska, reggae, balkan-folk), segno di vitalità culturale e apertura al mondo di un patrimonio tradizionale capace di rinnovarsi e parlare al presente.