La stagione 2023-2024 di Granda in Rivolta si è conclusa lo scorso 15 luglio con un ospite di eccezione: il finalista del premio Strega Dario Voltolini. Una calda serata estiva ha accolto lo scrittore nel cortile del Vitriol di via Ancina gremito di spettatori.
Sospesa la programmazione per il mese di agosto, Granda in Rivolta torna ora con un appuntamento che è al contempo un incontro poetico e una festa di fine estate. Eccezionalmente, infatti, la prima serata della nuova stagione sarà domenica 8 settembre, alla vigilia della chiusura per ferie del locale fossanese che ospita la rassegna per una festa di bentornato a Gir e di arrivederci allo staff del Vitriol. Anche nella scelta degli ospiti ci sarà una differenza rispetto a quanto abitualmente proposto da Granda in Rivolta. Si parlerà infatti di poesia in musica con due cantautori di origine fossanese: Mattia Calvo e Matteo Castellano.
Mattia Calvo, nato a Fossano e torinese di adozione, è il leader del gruppo La Moncada. La musica e le parole di Mattia sono state arrangiate negli anni insieme alla band in cui figurano membri di Treehorn, Fh, Roncea/MoneyTree e Suzanne’ Silver. I diversi background dei musicisti sono stati inglobati in un processo compositivo incisivo, ma maturo, Non ci sono fronzoli, non ci sono eccessi, la canzone e le parole di Mattia sono al centro di tutto. Due, per ora, gli album all’attivo: “Torino sommersa” del 2011 e “Nero” del 2014. La Moncada ha condiviso il palco con band quali Perturbazione, Hugo Race, Cesare Basile, Paolo Benvegnù, Polite Sleeper, Ampur Fou e Roberto Angelini. Dopo molti anni di inattività Mattia Calvo, che ha vinto ben due edizioni del Premio Recanati, è tornato sul palco lo scorso 22 giugno in occasione dell’Ok Fest di Corneliano d’Alba, condividendo il palco, tra gli altri con Uzeda e Three second kiss risvegliando nel pubblico il desiderio mai sopito di risentirlo dal vivo. I suoi brani sono profondi e intimi, ma non senza ironia.
Matteo Castellano, nato a Torino e vive a Fossano. Ha iniziato a dedicarsi alla chitarra e alla musica nel 1997 scrivendo da subito molte canzoni. Nel 2005 ha pubblicato “I funghi velenosi”, apprezzato da molti tra i quali il Club Tenco, che lo ha invitato al Tenco ascolta. Ancora oggi incontra persone che gli chiedono i file del disco, esaurito in pochissimo tempo. Da quel periodo ha iniziato un’intensa, ma disordinata attività live, culminata nel 2011 con la stampa dell’album “Ezio” anch’esso esaurito in poco tempo. Dopo la colonna sonora del docufilm “La gente dei bagni” (Riff awards 2015 Best documentary, Premio CinemAMoRe Trento Film Festival) fu la volta di “Solo la punta”, disco più pop, forse troppo per rappresentare il carattere teatrale della musica di Matteo, marcatamente intimista. A questo è seguita un’altra colonna sonora per “I giorni del destino” di Emanuele Marini che ha anticipato il ritorno a un lavoro più personale e sofferto con la scelta di collezionare sette canzoni sulle proprie vergogne intime. Ultima fatica discografica “Come un matto sano”, realizzato con il collega cantautore Puso nelle vesti di produttore artistico, con il quale è riuscito a valorizzare sia l’aspetto canzonistico che la narrazione, la parola come invenzione all’interno del flusso musicale, come già succedeva all’inizio con “I funghi velenosi” e come succedesul palco che trasforma in teatro da vent’anni. Nelle parole di Castellano emerge subito la vena ironica, che cela però grande profondità e intimità di temi.
L’appuntamento è per domenica 8 settembre alle 21,15. Come sempre accade negli appuntamenti di Granda in Rivolta, gli autori e gli organizzatori saranno già al Vitriol a partire dalle 19,30 per una chiacchierata e una cena conviviale ed entrare nel clima di condivisione tipico della rassegna. Tutte le informazioni su Granda in Rivolta sono disponibili sui canali social della rassegna (Facebook, Instagram, Threads, Youtube e canale WhatsApp). Per prenotare 333.4915524.