In occasione della Festa dell'Acqua, risorsa preziosa per Garessio, i volontari della Delegazione FAI di Cuneo domenica 24 luglio vi portano a scoprire il borgo "dalle finestre medievali e oscure, della pace e del silenzio" cantato da Guido Gozzano, in alta valle Tanaro, la più meridionale delle valli cuneesi, che si adagia fra i boschi di castagno con lo sguardo già rivolto alla Liguria, in un paesaggio suggestivo immerso nella bellezza di una natura ancora intatta.
“Garessio, con il suo pittoresco borgo medievale e l’apertura eccezionale della storica villa privata di Roberto Lepetit, in puro stile decò alpino, sarà una vera scoperta - afferma il Capo Delegazione FAI di Cuneo, Roberto Audisio -. Cercheremo di attirare l’attenzione su un territorio che sicuramente conosciamo, perché distrattamente lo attraversiamo, in auto, per spostarci dal cuneese alle coste liguri, ma di cui, come spesso accade, sicuramente ignoriamo la storia, né immaginiamo le bellezze che nasconde. Proprio per questo i volontari della Delegazione FAI di Cuneo, con la collaborazione del Comune che ci ospiterà, vi aspettano per una speciale “Giornata FAI di valorizzazione”, in cui imparare a guardare ciò che circonda con occhi nuovi e curiosi”.
Sarà aperta, per la prima volta al pubblico, villa Lepetit, immersa nel parco adiacente allo stabilimento chimico fondato a fine ‘800 per la lavorazione del tannino, estratto dai castagni di cui è ricca la valle circostante, sviluppatasi poi come azienda farmaceutica per la produzione di medicinali distribuiti in tutto il mondo. La villa, perfettamente mantenuta con i suoi arredi e le decorazioni che rimandano alle Alpi svizzere, da cui gli industriali provenivano, permetterà di scoprire la storia interessante di una famiglia che ha reso Garessio importante nel mondo intero, fin dall’inizio del ‘900, consentendone lo sviluppo di cui ancora oggi si possono leggere tracce.
Nel borgo medievale sarà invece possibile scoprire angoli davvero pittoreschi di un paese di montagna dalle forti influenze liguri, visibili nell’architettura, nelle decorazioni delle facciate ma anche nella parlata dialettale. Un centro che, dalle sue origini di epoca romana ha subito le orde saracene del IX sec., passando dal marchesato di Ceva e dagli statuti del 1276, epoca a cui risalgono i ruderi del castello che dominano il borgo dall’alto, distrutto dai Savoia verso il 1635. Dell’epoca medievale rimangono tratti di mura, porte torri di difesa e di vedetta con ponti ed archi che resistono e che si possono ancora ammirare nel ricordo di antiche leggende, come quella della dama del Ponte Rosa.
Non mancherà la visita ad alcune chiese ricche di arte, come quella di San Giovanni, sede del tradizionale “mortorio”, sacra rappresentazione della passione e morte di Cristo, che conserva alcuni grandi dipinti di Giorgetto Giugiaro, oppure la Parrocchiale dell’Assunta, edificio monumentale progettato da Francesco Gallo come quella di Santa Caterina d’Alessandria.
Visita eccezionale "Villa Lepetit" (1h 30' ca.) - partenza gruppi da cancelli Huvepharma ore 10:00 - 11:30 - 14:00 - 15:00 - 16:00
Percorso Garessio storica (1h 30' ca.) - partenza gruppi da Porta Rose ore 10:00 - 11:00 - 12:00 - 14:00 - 15:00 - 16:00
Per le visite è suggerita la prenotazione sul portale nazionale FAI:
- passeggiata borgo:
link
con cui è possibile scegliere il turno preferito. In loco saranno comunque possibili partenze fino all’esaurimento dei posti disponibili per ogni turno di visita.
L’iniziativa è anche un’importante occasione di raccolta fondi per sostenere la missione del FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano per la tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e naturalistico del nostro Paese: il contributo minimo parte da: €. 8,00 (ridotto €.6,00 iscritti FAI) per un percorso singolo e €. 15,00 (ridotto €. 10,00 iscritti FAI) per l’abbinamento dei due percorsi. Il contributo non viene richiesto per chi si iscrive al FAI in loco in occasione dell’evento.
Info: Delegazione FAI Cuneo, tel. 351.5556443
Si suggerisce l'uso della mascherina nei locali chiusi e in presenza di affollamento.
Il FAI si occupa di diffondere la cultura del bello nel suo significato più profondo: è un bello che fa bene a noi stessi, perché arricchisce le nostre personali esperienze contribuendo a riempire di significato la nostra vita; al Paese, perché dà voce a quella ricchezza culturale che tutto il mondo ci invidia e che, in quanto tale, costituisce una risorsa strategica.
La Delegazione FAI di Cuneo ringrazia:
il Comune di Garessio per il patrocinio concesso, la Huvepharma per la collaborazione nell’organizzazione dell’evento e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo per il sostegno all’iniziativa. Si ringraziano inoltre tutti i volontari FAI di Cuneo.