Se la manifestazione sarà all’altezza della presentazione, avvenuta in una location da cartolina (il Sacrario di San Bernardo), il 3 settembre a Bastia Mondovì sarà senza dubbio un successo la prima edizione della “Mostra dell’uva e del vino”. Naturalmente, saranno l’uva e il vino i principali protagonisti di questo evento, ma non saranno i soli. Perché accanto alla valorizzazione delle tante aziende vitivinicole della zona, che potranno farsi conoscere ed esporre i loro prodotti, per le vie del paese ci saranno altre tipicità gastronomiche, insieme a prodotti di artigianato, attrezzature agricole e antiche macchine utilizzate per il lavoro in vigna. Non mancherà un’area dedicata allo street food, ci saranno anche attività organizzate per intrattenere i più piccoli e non solo, e sono previste anche la presentazione di un libro ("Le ricette di Debora" di Debora Sattamino) e il concerto della Corale "Sicut Lillum". Inoltre, chi vorrà potrà scoprire altre bellezze della zona grazie al servizio navetta gratuito che per tutta la giornata collegherà il centro di Bastia con la chiesa di San Fiorenzo (con visite guidate organizzate dai volontari) e il Sacrario di San Bernardo.
Sacrario che, come detto, ha ospitato la presentazione della “Mostra dell’uva e del vino”, fortemente voluta dal sindaco Francesco Rocca. È stato lui a fare gli onori di casa insieme al vice sindaco Iose Vivalda e all’assessore Mattia Clerico, spiegando come si è arrivati a mettere in piedi la prima edizione di questa manifestazione, organizzata dal Comune con il supporto della Pro Loco, del Gruppo Alpini, dell’Associazione Culturale San Fiorenzo, della Protezione Civile, dei produttori locali e di tanti volontari del paese. Fondamentale anche la collaborazione dell’Atl del Cuneese, della Regione Piemonte e di Slow Food. Presenti il presidente e il vice presidente dell’Atl del Cuneese, Mauro Bernardi e Rocco Pulitanò, i consiglieri regionali Paolo Bongioanni e Matteo Gagliasso e il consigliere della Fondazione Crc Mirco Spinardi.
Nel servizio, le parole di Rocca, Bernardi, Bongioanni, Gagliasso e Pulitanò.