CASTELNUOVO DI CEVA - Sabato 21 ottobre il “Festival delle Colline” presenta “La via degli alberi” di e con Pino Petruzzelli

Appuntamento a partire dalle ore 20.45, nella Chiesa di San Maurizio a Castelnuovo di Ceva. Ingresso gratuito

c.s. 15/10/2023 09:16

Cresce l’attesa per “La via degli alberi”, lo spettacolo di e con Pino Petruzzelli, in scena sabato 21 ottobre alle 20:45, nella Chiesa di San Maurizio a Castelnuovo Ceva. L’appuntamento, a ingresso gratuito e realizzato con il supporto del Comune di Castelnuovo di Ceva e del Comitato di valorizzazione Castelnuovo di Ceva, è parte del ricco calendario di eventi previsti dal “Festival delle Colline”, la kermesse itinerante in programma fino a venerdì 24 novembre, nello splendido scenario della Langa del Tanaro. Il festival è parte del progetto “Langa del Tanaro. Un progetto a rete di valorizzazione e fruizione turistica per un territorio di confine”, sostenuto dal bando “Territori in luce” – edizione 2023 della Fondazione Compagnia di San Paolo, ed è promosso dall’Associazione culturale Turris (capofila), insieme con l’Associazione San Fiorenzo, la Consulta BCE Piemonte e Valle d’Aosta, l’Unione Montana di Ceva e i comuni del territorio compreso nel progetto. 
 
Lontano dai cliché e dall'imposizione di uno sguardo “La via degli alberi” è il nuovo spettacolo teatrale scritto, diretto e interpretato da Pino Petruzzelli che ha debuttato al Festival Andersen di Sestri Levante e coprodotto da Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse e Teatro Ipotesi di Genova. L’attore, regista e scrittore Pino Petruzzelli, continua la sua indagine sul rapporto profondo tra esseri umani e natura e torna sul palco con un nuovo viaggio, che abbraccia l’Italia da nord a sud, attraverso quello che lo scienziato Stefano Mancuso chiama “La nazione delle piante”. In una narrazione articolata in quattro dialoghi, che mette sullo sfondo gli esseri umani e al centro gli alberi, porta in scena quattro interviste impossibili con i limoni delle Cinque Terre e di Sorrento, il castagno di Carpasio - nel cui tronco cavo trovarono rifugio i partigiani feriti - i larici millenari della Val d’Ultimo e gli ulivi di Taranto, per ritessere la trama di una storia che parla di loro, ma anche di noi. Afferma Pino Petruzzelli: "Dopo aver dedicato la mia vita ad ascoltare le persone, ho pensato che fosse giunto il momento di ascoltare la natura che, più che parlarci di sé stessa, mi sembra che parli di noi. Gli alberi e lo spirito che li lega gli uni agli altri, sottolineano quanto siano importanti per vivere, e per vivere meglio, il dialogo e la collaborazione, soprattutto in un momento come questo, profondamente segnato dalle guerre"
 
"Gli alberi raccontano anche la storia dei luoghi e, nel farlo, qualcosa che può tornarci utile", prosegue Petruzzelli. "Penso a “Pianeta Acciaio”, scritto da Dino Buzzati e interpretato da Arnoldo Foà che, mentre la ruspa avanza e sradica gli ulivi per fare posto all’Italsider, nata dalla fusione dell’Ilva con la Cornigliano, con voce trionfante afferma “Via gli olivi, via le vecchie casupole, via le cicale e l’antico incanto mediterraneo (…) Là dove tutto ristagnava da secoli, come una strepitosa carica di vita calata improvvisamente fra gli ulivi, fra gli antichissimi sonnolenti ulivi, subito intorno si propaga una scossa. Sì, il lavoro, i soldi, il mangiare meglio. Non vogliamo dire la felicità, però”. In realtà oggi, a distanza di 60 anni, sappiamo che cosa ha comportato il complesso industriale per il quartiere Tamburi e per Taranto. E l’arte deve servire proprio a questo: a infondere speranza, voglia di rimboccarsi le maniche e vivere, ma in modo diverso".
 
Pino Petruzzelli è drammaturgo, regista e attore del Teatro Ipotesi di Genova. Dopo gli studi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, lavora per mettere la cultura al servizio di importanti cause sociali, andando a conoscere in prima persona le realtà che poi racconta. Per dodici anni è drammaturgo, regista e attore protagonista del Teatro Nazionale di Genova. Dal 2022 è drammaturgo, regista e attore di Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse a Genova. Collabora con l’Università di Genova e con il giornale “Il Fatto Quotidiano”. Dal 2000 è direttore artistico del Festival “Tigullio a Teatro” a Santa Margherita Ligure dove dirige anche il Progetto “Casa del Pensiero”. Dal 2018 è direttore artistico del Progetto “Liguria delle Arti”.

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