MONDOVÌ - Un frutteto di comunità con 250 piante al monastero di San Biagio

Mele, pesche e ciliegie sorgeranno nell’area verde del priorato a Mondovì, grazie a un progetto sostenuto dalla Fondazione CRC. Domenica 19 l’inaugurazione

Redazione 13/05/2024 11:29

Il Priorato di S. Biagio, situato all’interno della Riserva Naturale di Crava-Morozzo, è stato recuperato e ripristinato come nuova sede dell’associazione Casa do Menor Italia. Il Monastero sta diventando uno spazio di prossimità aperto alla comunità, dove si possono sviluppare attività sociali, spirituali, ambientali e culturali, con l’intenzione di diventare un’infrastruttura culturale di prossimità. “Tra le tante eccellenze del Monastero c'è un frutteto, di circa 250 piante tra mele, pesche e ciliegi, che vogliamo valorizzare facendolo diventare un frutteto di comunità, cioè un frutteto i cui frutti siano distribuiti tra le persone che scelgono di prendersene cura” dicono i promotori dell’iniziativa. Durante tutto l’anno un gruppo di persone volontarie potranno partecipare ai momenti fondamentali di vita di un frutteto (potatura, diramazione, raccolto) e grazie al loro impegno avranno diritto a ricevere i frutti al momento del raccolto.
 
“Nel frattempo, - aggiungono dal monastero - immaginiamo momenti di svago, aggregazione, socializzazione: dalla pizza tutti assieme al concerto nei filari, dall'incontro con le associazioni e realtà del territorio alla cena condivisa. Infatti, il nostro principale obiettivo non è soltanto il ripristino del Frutteto (riattivazione impianto irrigazione, lavori di manutenzione, piantumazione nuove piante) quanto piuttosto la creazione di una rete di comunità, basato sullo scambio e su un nuovo modello di partecipazione collettiva ed ecologica. Tutto questo è possibile grazie alla presenza del frutteto, già piantato dal Comizio Agrario anni or sono, e alla Fondazione CRC che ha scelto di sostenere questo progetto nel bando della sostenibilità”.
 
Purtroppo negli ultimi tempi molte piante sono morte e vanno sostituite, l’impianto di irrigazione deve essere ripristinato, occorre acquistare una nuova pompa, scavare nuove trincee, realizzare opere di sostituzione di pali e di tiranti, reti per allontanare caprioli e cinghiali, sistemare la riva ed eliminare una recente infestazione di infantria americana, al fine di iniziare le normali attività di manutenzione del frutteto (potatura, concimazione, diradamento), prima di arrivare alla raccolta dei frutti. Non solo, dopo una prima analisi da parte di agronomi esperti, si è deciso che buona parte del frutteto sarà da ripiantare totalmente abbandonando le vecchie piante, preservandone la biodiversità dovuta alla presenza di varietà antiche e rare.
 
“Per questo - concludono gli organizzatori - abbiamo lanciato il progetto del Frutteto di Comunità, e invitiamo tutte le persone del territorio a venire domenica 19 maggio per buttare uno sguardo, dare una mano, acquisire esperienza o anche solo partecipare con noi al recupero di questo frutteto storico e importante.  In caso di pioggia le attività si svolgeranno comunque al riparo. Vi aspettiamo!”.
 
 
PROGRAMMA DELLA GIORNATA – 19 maggio 2024
 
Ore 15 Ritrovo e accoglienza
Ore 15.30 Presentazione del progetto del Frutteto di Comunità, saluti
Ore 16.00 Presentazione del progetto di reimpianto con proiezione di un piccolo tour multimediale, introduzione all’importanza del suolo da un punto di vista chimico/fisico/biologico
Ore 17.00 Passeggiata dimostrativa di sensibilizzazione all’osservazione tecnico/agronomica
Ore 18.00 Rinfresco
 
Per informazioni chiamare il numero 0174 698439

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