Venerdì 4 ottobre si svolge a Saluzzo il convegno “Una risorsa strategica per il progresso sostenibile del territorio: la Riserva della Biosfera MaB UNESCO del Monviso”, occasione durante la quale verranno affrontate tematiche di particolare rilievo per il progresso del territorio, promuovendo una crescita sostenibile e valorizzando le peculiarità e le caratteristiche più rilevanti ed esclusive della zona. L’incontro, che si articola in due sessioni, mattutina e pomeridiana, si svolge presso il Monastero della Stella a Saluzzo ed è organizzato dal Parco del Monviso, ente gestore sul versante italiano della Riserva, in collaborazione con il co-gestore francese Parco naturel régional du Queyras e con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo.
"Organizzando questo importante evento - dichiara Dario Miretti, presidente del Parco del Monviso e del Comitato di Coordinamento della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso – MaB UNESCO - la nostra Riserva UNESCO, una delle più estese d’Italia e prima ad essere transfrontaliera, si concentra sull’analisi dell’economia del nostro grande territorio, in chiave sostenibile. Abbiamo voluto partire dal settore agroalimentare italiano con l’intenzione di proseguire poi con altri momenti dedicati alle altre attività produttive. Nel convegno, un evento a tutto campo, dedichiamo anche un’intera mattinata alle tematiche della tutela del fiume Po, che nasce ai piedi del Monviso per poi percorrere tutta la Pianura Padana. Spiegheremo infatti in cosa consiste il Protocollo d’Intesa che abbiamo siglato in aprile a Cremona con le altre quattro Riserve della Biosfera che si trovano lungo il corso del Po: un ottimo punto di partenza per collaborare sempre meglio su tutela ambientale e progresso sostenibile".
Al mattino, in una sessione intitolata “Cinque Riserve MaB insieme per il futuro del fiume Po”, l’attenzione sarà focalizzata sul Protocollo d’Intesa tra le cinque Riserve della Biosfera che si sviluppano lungo l’asta principale del Po, sottoscritto nella primavera di quest’anno con l’intento di sviluppare un approccio integrato per la tutela e lo sviluppo sostenibile del territorio, individuando sinergie e collaborazioni al fine di garantire maggiore integrazione ed efficacia dei progetti sui territori. Il protocollo verrà presentato da Alessandro Bratti, Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po che gestisce il tavolo di coordinamento tra le Riserve; nel corso della mattinata sono in programma, dopo i saluti delle autorità e del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo Mario Anselmo, gli interventi del presidente del Parco del Monviso Dario Miretti, del presidente del Parc naturel régional du Queyras Christian Blanc, del presidente del Comitato tecnico nazionale MaB UNESCO Pier Luigi Petrillo, del referente del “Comitato di Coordinamento Permanente” delle Riserve della Biosfera italiane Fausto Giovanelli, dei rappresentanti delle riserve MaB UNESCO lungo l’asta del Po (Collina Po; Ticino Val Grande Verbano; Po Grande; Delta Po; Monviso) tra cui l’assessore della Città di Torino Francesco Tresso, del referente del Centro per lo studio sui fiumi alpini Alpstream e docente all’Università degli Studi di Torino Stefano Fenoglio e del presidente della Riserva MaB UNESCO Monte Peglia Francesco Paola.
Nel pomeriggio, durante la sessione intitolata “A 10 anni dal riconoscimento MaB: esperienze e testimonianze dal mondo produttivo” che sarà introdotta dai saluti istituzionali di Marco Gallo, Assessore alla Montagna della Regione Piemonte, ci sarà spazio per una panoramica su come il riconoscimento di Riserva della Biosfera UNESCO possa costituire un valore aggiunto per il territorio e per le sue produzioni, a partire da quelle agroalimentari. Particolare attenzione sarà dedicata alle esperienze degli eco-attori della Riserva e a progetti innovativi come il “Miele Biosfera Monviso”. Interverranno poi rappresentanti di consorzi di tutela di prodotti tipici e di associazioni legate al patrimonio enogastronomico, sottolineando come la valorizzazione delle eccellenze locali possa contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio. In particolare, sono attesi i contributi del direttore dell’Ascom Bra e del Consorzio Salsiccia di Bra Luigi Barbero, del presidente dei Consorzi di tutela del formaggio Bra Dop, Raschera Dop e Toma Piemontese Dop Franco Biraghi, del presidente del Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo DOP Chiara Astesana, del presidente dell’Enoteca Regionale del Roero Marco Perosino; di Giacomo Ballari e Lorenzo Berra, presidente e ex direttore della Fondazione Agrion, di Domenico Sacchetto e Leonardo Spaccavento, presidente e direttore di AOP Piemonte, del presidente Coop. Erbe Aromatiche Pancalieri Marco Frandini e del presidente dell’Associazione per il patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato Giovanna Quaglia. In avvio di sessione sono in programma gli interventi del presidente e del direttore del Parco del Monviso, Dario Miretti e Vincenzo Maria Molinari, e di Alessio Re della Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura.
L’evento è un momento di riflessione e confronto su come l’analisi approfondita delle risorse e delle potenzialità del territorio possa tradursi in azioni concrete per un’evoluzione sostenibile. La Riserva della Biosfera MaB UNESCO del Monviso, a dieci anni dall’ottenimento del riconoscimento che proprio in questo periodo è nella fase conclusiva della sua prevista revisione periodica, si conferma così come un laboratorio di idee e pratiche innovative, capace di mettere in luce e valorizzare le caratteristiche peculiari che rendono quest'area un patrimonio di grande valore per la comunità. Il dialogo tra enti pubblici e consorzi di produttori, che si incontrano in questa giornata per ragionare insieme sul progresso sostenibile del territorio, rappresenta un valore aggiunto per questo appuntamento, nel quale non solo è in programma lo scambio di idee e la condivisione di buone prassi, ma si individueranno linee di convergenza per una collaborazione fruttuosa tra tutti gli attori coinvolti nello sviluppo dell’area. Guardando al futuro, eventi come questo rappresentano un passo concreto verso la creazione di una visione condivisa e di lungo termine per il territorio, mettendo in una sola prospettiva e allineando gli sforzi di istituzioni, imprese e comunità locali verso obiettivi comuni di sostenibilità, innovazione e promozione del patrimonio naturale e culturale. In un’epoca di rapidi cambiamenti e sfide globali, la capacità di pianificare insieme il futuro diventa non solo un’opportunità, ma una necessità per garantire un’evoluzione armoniosa e resiliente del territorio.