Nel 2016 la produzione biologica piemontese ha raggiunto livelli importanti. Soprattutto melo: 680 ettari (12,4% della superficie totale) e pero: 389 ettari (29,5%). Agrion è referente regionale per le statistiche delle produzioni biologiche europee. Il trend è in forte crescita, come confermano i dati dei nuovi impianti e le domande di conversione 2017. Risponde a una domanda salutistica, in crescita ovunque, soprattutto in Nord Europa.
Giacomo Ballari, Presidente di Agrion, spiega l’importanza e la necessità dell’iniziativa: “Con il convegno in calendario il 7 marzo a Manta, la Fondazione Agrion intende approfondire gli aspetti tecnici – produzione e logistica – per evitare insuccessi a chi, trascinato dall’entusiasmo, rischia di sottovalutare problemi oggettivi. Lo scorso anno si era fatto il punto sulle prospettive di mercato. Quest’anno, saranno analizzati gli aspetti tecnici e i livelli di difficoltà che le diverse specie comportano. Si farà tesoro delle problematiche fitosanitarie che si sono verificate nel 2016”.
Alberto Aldini di Apofruit Cesena e Graziano Vittone di Agrion passeranno in rassegna le criticità che incontra il produttore in fase di “conversione”, mettendo a confronto le situazioni dell’Emilia-Romagna e del Piemonte. Si parte dalla difesa dalle patologie e dagli insetti, alcuni particolarmente impegnativi nella nostra regione, come l’afide lanigero. Si toccheranno anche gli aspetti logistici. La gestione bio è molto più esigente sotto il profilo agronomico. La modifica dei tempi di intervento e di “ritorno” comporta un adeguamento dell’organizzazione aziendale, del personale e delle attrezzature meccaniche.
Saranno presentati i risultati del Progetto FLORINFRU, finanziato dalla Regione Piemonte, con il quale il Servizio fitosanitario regionale e Agrion stanno sperimentando tecniche innovative per il controllo della flora infestante dei frutteti. Una nuova generazione di attrezzature meccaniche consente una valida alternativa al diserbo. Frutteti “a diserbo 0” sono a portata di mano, con tecniche applicabili sia in un contesto bio che integrato. Matteo Bontà, ricercatore della Fondazione Agrion, esporrà i risultati delle prove 2016, analizzando anche gli aspetti economici.
Un importante supporto alla produzione biologica è fornito dall’innovazione varietale. Grazie ad un continuo lavoro di ricerca, i produttori possono oggi disporre di varietà con caratteri naturali di resistenza alle principali patologie, ottenuti da specie selvatiche o antiche varietà. Lorenzo Berra, responsabile della ricerca della Fondazione, presenterà i casi più interessanti per quanto riguarda ticchiolatura del melo e colpo di fuoco batterico del pero. Una lotta senza combattere.
Prenderanno infine la parola alcuni frutticoltori ”pionieri” della produzione biologica. A loro è stato chiesto di raccontare la propria esperienza, evidenziare le modifiche organizzative che il metodo biologico comporta e fornire indicazioni pratiche per i principianti.
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