Sabato 2 dicembre alle ore 15 a Isasca, presso la Saletta ACLI Parrocchiale (piazza del Municipio), il direttore scientifico dell’Espaci Occitan di Dronero Rosella Pellerino propone “Il Natale occitano e il grano di Santa Barbara”, un incontro-laboratorio legato alle tradizioni occitane delle festività di Natale. Rievocando le consuetudini in voga quando a festeggiare erano nonni e bisnonni delle valli e della Provenza, ogni partecipante realizzerà il proprio grano di Santa Barbara, decorazione beneaugurale per la tavola delle feste. La tradizione, molto popolare in tante zone del sud della Francia, prevede che nel giorno di Santa Barbara, il 4 dicembre, si mettano alcuni semi di grano in tre piattini coperti di cotone umido, per lasciarli germogliare. I tre piattini con il grano germogliato, che simboleggiano la Trinità e sono chiamati in lingua occitana “seitons”, verranno poi utilizzati come decorazione per la tavola della Vigilia di Natale, per poi essere addobbati con nastri gialli e rossi il giorno di Natale ed essere posizionati da quello di Santo Stefano vicino al presepe, fino all’Epifania. Il grano di Santa Barbara ben germogliato è simbolo e auspicio di prosperità per l'anno nuovo.
L’appuntamento, gratuito e rivolto a famiglie con bambini dai 5 anni ma anche ad adulti curiosi e interessati, ha durata di un’ora e mezza circa. L’evento è organizzato dall’Unione Montana Valle Varaita in collaborazione con Espaci Occitan. Per informazioni e prenotazioni, facoltative ma gradite, ci si può rivolgere all'Ufficio turistico di valle (tel. 0175.978321, e-mail info@unionevallevaraita.it) entro le ore 13 di venerdì 1° dicembre.
L’appuntamento è l’ottavo e ultimo del calendario di attività per bambini “Tot en Òc”, che ha proposto per tutto il 2023 attività ludiche e culturali in occitano per bambini e famiglie. La rassegna è stata ideata da Espaci Occitan per conto dell’Unione Montana Valle Varaita nell’ambito del Progetto “Legge 482/99 - La lenga per deman, edizione 2021”. Il progetto è stato realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie grazie ai fondi della Legge 482/99 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche).