LAGNASCO - Mostra “Nel libero spazio” di Giovanna Giachetti e Osvaldo Moi

Dal 15 settembre al 29 ottobre 2017 al Castello di Lagnasco

05/09/2017 18:04

Da venerdì 15 settembre a domenica 29 ottobre la suggestiva cornice del Castello di Lagnasco ospita una doppia personale degli artisti Giovanna Giachetti e Osvaldo Moi.
 
Per la prima volta, “Nel libero spazio” propone al pubblico un’ampia selezione delle opere di Giovanna Giachetti e Osvaldo Moi: “due artisti differenti - commenta la curatrice, Martina Corgnati - ma che condividono l’amore per i materiali e il gusto delle tecniche. Un aspetto che li caratterizza e costituisce in se stesso un elemento di interesse, specie oggi che sono davvero pochi gli artisti ad apprezzare il contatto diretto con i materiali e le loro possibilità espressive ma anche le loro asprezze e ottusità”. 
“Nel libero spazio”, titolo con cui gli artisti hanno scelto di presentare questa mostra dal taglio antologico, è un luogo d’incontro appunto “libero”, in cui Giachetti e Moi si ritrovano ognuno con la propria identità artistica, accolti in uno spazio neutro che non li condiziona e permette libera espressione nelle loro rispettive poetiche.
Le circa 100 opere esposte al Castello di Lagnasco - un complesso castellato di tre edifici nati del XI secolo e riportati allo splendore grazie a un processo di riqualificazione durato 10 anni (dal 1998 al 2008) - vanno a comporre il quadro della produzione dei due artisti, a cui si aggiunge una sezione distaccata della mostra che porta alcuni esempi del loro lavoro anche a Torino, a Palazzo Saluzzo Paesana (28 settembre - 8 ottobre).
 
Giovanna Giachetti espone una cinquantina di opere tra bronzi, terrecotte, alcuni dipinti e le recenti sculture “piatte” in lamiera tagliata e spesso dipinta, ove si avverte con chiarezza il prepotente richiamo della cultura visiva africana che ha impresso una traccia profonda nel suo immaginario, pur senza comprometterne la personalità originale. Molte delle sue opere prendono a modello figure femminili, archetipi di una dimensione arcaica, materna e quasi sacra, come Cielo, una slanciata testa in terracotta che si protende verso l’alto, e Ballando, solida e al tempo stesso leggiadra immagine di donna.
 
Osvaldo Moi, che presenta una cinquantina di lavori, invece spazia da sculture tridimensionali in materiali diversi, modellate, intagliate o assemblate in resina o tessuti e i pochissimo noti disegni su carta di grandi dimensioni. In alcune di esse si rintraccia un elemento autobiografico, legato alla lunga esperienza militare di Osvaldo Moi, per molto tempo sottoufficiale pilota di elicotteri: un bagaglio di vita certamente non leggero, ma che l’artista ha trasformato in linguaggio visivo originale e potente. Lo testimoniano Il grande passato, una scultura in forma di prosaico bidone di immondizie che sono ricordi ed emblemi dei trascorsi dell’artista, fra mimetiche e calci di fucile; oppure Ombre che rievoca il gioco delle ombre cinesi, anch’esso un frammento strappato a memorie infantili. 
 
Accompagnano la mostra due esaustive monografie, Giovanna Giachetti e Osvaldo Moi, con testi di Martina Corgnati ed Enrico Mascelloni (Skira): venerdì, 28 settembre alle 18.30 a Palazzo Saluzzo Paesana, gli autori presenteranno i volumi in dialogo con Angelo Mistrangelo.
 
 
BIOGRAFIE
 
Giovanna Giachetti
Giovanna Giachetti nasce nel 1964 e vive fino al 1978 a Lagos, Nigeria. Prosegue gli studi prima a Losanna quindi a Torino dove frequenta il corso del maestro Nino Cassani all'Accademia Albertina di Belle Arti e dove nel 1988 si diploma in Scultura, ottenendo voti pieni con lode. Nel 1989 torna a Lagos dopo un breve periodo trascorso in Botswana. A Lagos insegna disegno e Storia dell'Arte presso la scuola Italiana. Nel frattempo comincia a disegnare e dipingere, espone e riscuote un notevole successo. Nel 2000 rientra a Torino con i suoi figli. Vive e lavora a Cuorgnè, dove ha stabilmente trasferito il suo grande studio. 
 
Osvaldo Moi
Nato a Silius (Cagliari) nel 1961, sin dall’infanzia Osvaldo Moi ha manifestato una propensione al disegno e alla scultura. Già alle scuole elementari si cimentava nella creazione di matite dalle forme più stravaganti, intagliate con un semplice coltellino ed in seguito con l’innovativo temperalapis. Dal 1980, per trentasei anni, ha prestato servizio nell’esercito italiano come sottufficiale e pilota di elicotteri. Le sue opere raffinate, ironiche e geniali, sono realizzate privilegiando il bronzo e l legni pregiati ma anche con vetro-resina, plexiglas, resine epossidiche.
Ha realizzato tre monumenti dedicati ai Caduti di Nassiriya (Torino, Novara e Pianezza), il Busto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, numerosi ritratti a personaggi pubblici tra cui autorità, attori e personaggi dello spettacolo. Sue opere sono esposte in permanenza in diverse sedi a Saint Paul de Vence, Monte Carlo, Torino, Milano.

www.osvaldomoi.it
 
Sedi
Castelli Tapparelli d’Azeglio 
Via Castelli, 1 - Lagnasco
Palazzo Saluzzo Paesana
Via della Consolata, 1bis - Torino
 
Orari e modalità di visita
Castelli Lagnasco
Vernissage alla presenza degli artisti: Venerdì 15 settembre, alle 17.
Sabato 15-18 (ultimo accesso alle 17), domenica 10.30-13 e 15-18 (ultimo accesso alle 17). Apertura straordinaria su prenotazione, previo pagamento di € 30 oltre al biglietto di ingresso (nelliberospazio@gmail.com, 345.5015789).
Ingresso: 7 € intero, 5 € ridotto.
Palazzo Saluzzo Paesana
Vernissage alla presenza degli artisti e presentazione delle monografie: Giovedì 28 settembre, alle 18.30.
Orari di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 15.30 alle 19.30. Ingresso libero. 

Le date dell'evento:

c.s.

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