VENASCA - Venasca ha celebrato l’ottantesimo anniversario della Liberazione

Il 25 aprile si sono tenute le commemorazioni ufficiali, precedute il giorno prima dalla deposizione di fiori al cippo di “Bacco” e “Medici”; altri eventi il prossimo 3 maggio

c.s. 28/04/2025 10:25

Venasca ha ricordato la ricorrenza della Festa della Liberazione con una serie di eventi commemorativi. Le celebrazioni ufficiali si sono svolte nella giornata di venerdì 25 aprile, con la messa alle ore 20.30 presso la Confraternita e la commemorazione sotto l’ala di piazza Caduti, con la partecipazione di don Silvio, di varie associazioni del territorio e della professoressa Simona Mariconda, che ha collaborato con il Comune per l’organizzazione dell’evento, insieme ad alcune alunne della scuola secondaria del plesso locale dell’Istituto Comprensivo Venasca-Costigliole Saluzzo
 
Durante la commemorazione ufficiale, aderendo a un invito della Regione Piemonte, sono stati ricordati tutti i sindaci dal dopoguerra a oggi, “sentinelle della repubblica e della democrazia” a cui verrà consegnata, personalmente o ai famigliari che ne sono eredi, una pergamena per riconoscere il loro importante ruolo di custodi delle libertà conquistate con la Resistenza e di persone che si sono fatte carico di avvicinare le istituzioni e i cittadini. Per Venasca si tratta di Secondo Allasina (responsabile locale del CLN Comitato di Liberazione Nazionale e poi sindaco 1964-1970), Domenico Monge Roffarello (1946-1952), Guglielmo Beoletto (1952-1956), del Paolo Demaria (1956-1964), del dottore Giuseppe Di Bella (1970-1977), del ragioniere Alberto Giordano (1977-1990), del geoetra Bruno Nicolino (1990-1999) e del professore Dario Ballatore (1999-2009), che hanno preceduto Silvano Dovetta, in carica dal 2009.
 
Durante il suo discorso, il sindaco Dovetta ha sottolineato come la memoria non sia “solo ricordo passivo di ciò che è stato, ma una forza attiva che può orientare le nostre scelte presenti e future. È un patrimonio prezioso che dobbiamo coltivare e arricchire insieme, come comunità unita dai valori di libertà e giustizia che il 25 aprile rappresenta. In questo giorno di celebrazione, rivolgiamo quindi il nostro pensiero a chi ha combattuto per la libertà, a chi ha sacrificato la propria vita per permetterci di vivere in un Paese democratico, e rinnoviamo il nostro impegno quotidiano per un’Italia più giusta e solidale. Le conquiste sociali e civili vanno custodite con attenzione e responsabilità. La storia ci insegna che quando si abbassa la guardia, quando l’indifferenza prevale sulla partecipazione, le conseguenze possono essere drammatiche e difficili da invertire”.
 
Le celebrazioni sono state precedute da un altro significativo momento di memoria e raccoglimento: giovedì 24 aprile il sindaco Silvano Dovetta e il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, con alcuni membri del Gruppo Alpini di Venasca e studenti della classe terza della scuola secondaria di primo grado di Venasca accompagnati dalla dirigente Maria Angela Aimone e dalle docenti Mariconda e Matteodo hanno deposto un mazzo di fiori sul cippo che ricorda i partigiani Mario Morbiducci “Medici” e Francesco Bigatti “Bacco”, posto nei pressi della borgata Miceli. 
 
Venasca tornerà a ricordare la Resistenza e la Liberazione il prossimo 3 maggio, con un duplice momento inserito nel calendario di valle delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario, coordinato dall’ANPI Verzuolo e Valle Varaita: alle ore 16 bambini e ragazzi consumeranno una merenda partigiana sotto l’ala di piazza Caduti, con animazione a tema e letture curate da Caterina Ramonda; alle ore 18 si terrà invece la “Marcia per la Pace” verso Isasca, aperta a tutti e con lancio di “bombe” di fiori preparate dai ragazzi della scuola. A Isasca la Pro Loco offrirà un aperitivo prima del rientro a Venasca.

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