ALBA - Azione e (re)Azione ad Alba: i fedeli a Costa in campo con Bo

Dopo la contesa tra vertici provinciali e cittadini del partito calendiano e lo strappo di Alba in Azione col centrosinistra, ora spunta una lista nel centrodestra

Andrea Cascioli 11/05/2024 07:30

Dunque, ricapitoliamo: una lista con il marchio di Azione alle prossime comunali di Alba alla fine ci sarà, ma non si tratta di quella patrocinata dal gruppo cittadino Alba in Azione, che avrebbe dovuto confluire nel centrosinistra con Energie Nuove.
 
Al suo posto c’è invece un’altra lista, promossa da Granda in Azione, ovvero dal coordinamento provinciale, che con i militanti albesi “ufficiali” ha rapporti, per dirla con un eufemismo, non eccellenti. Questa lista, non sorprendentemente, scende in campo con la coalizione di centrodestra e quindi con il sindaco uscente, il forzista Carlo Bo. Il contrassegno è stato depositato nel pomeriggio di venerdì ed è quello di Azione: lo stesso che gli elettori troveranno sulla scheda delle europee ma non su quella delle regionali, dove, com’è noto, il partito di Carlo Calenda si presenta sotto le insegne della lista Cirio - Piemonte Moderato e Liberale.
 
Trasparente la dichiarazione che il commissario regionale di Azione Enrico Costa e il responsabile enti locali del Cuneese Pietro Danna consegnano alla stampa: “Azione è una forza politica che alle elezioni amministrative sceglie la propria collocazione in relazione al candidato sindaco che ritiene più convincente. Siamo convinti che Carlo Bo abbia ben governato la città di Alba nel suo mandato e che occorra dare continuità al lavoro posto in essere dalla sua amministrazione”.
 
Con tanti saluti a chi non ci sta, si potrebbe aggiungere. Ovvero ad Alba in Azione, il gruppo capitanato da Luca Foglino, che in questi mesi ha lavorato a un’aggregazione con Più Europa sotto le insegne civiche di Energie Nuove, il rassemblement guidato da un altro militante azionista, Giacomo Prandi. Dopo un abboccamento con Alberto Gatto, il candidato di centrosinistra, l’ingresso in coalizione sembrava cosa fatta: è finita nel peggiore dei modi, con Energie Nuove che annuncia la rottura e abbandona le prospettive elettorali nell’immediato, mentre da Alba in Azione si dicono “allibiti dalla decisione di Alberto Gatto e del Partito Democratico di escluderci dalla coalizione”.
 
Sul punto, i vertici regionali del partito erano già intervenuti dopo la polemica seguita all’adesione dell’assessore Fernanda Abellonio: “Non è attualmente in carica alcun coordinatore di Azione per la città di Alba. Il partito celebrerà infatti i suoi congressi territoriali dopo le elezioni europee e amministrative e la rappresentanza territoriale fa capo al commissario regionale Enrico Costa”. Ora l’annuncio della lista nel centrodestra, che eviterà a Costa l’imbarazzo di spiegare perché un pezzo di partito vada per conto suo proprio nella città del sodale ritrovato Cirio. Di sicuro, tra chi guarda a destra e chi guarda a sinistra, a presidiare il centro si corre il rischio di uscirne strabici.

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