Il centrosinistra albese ha una “gamba” in più: alle quattro liste già annunciate (Pd, Alba attiva e solidale, Impegno per Alba, Alba città per vivere) si unisce Energie Nuove, la formazione civica di centro in cui confluiscono anche Alba in Azione e Più Europa Alba.
“Dopo queste settimane di confronto avuto con lui - dichiara il promotore della lista (e militante di Azione) Giacomo Prandi - reputiamo Alberto capace di incarnare perfettamente quei valori liberali, democratici e riformisti che rappresentano il lavoro di aggregazione, ascolto e dialogo fatto da noi in questi in mesi. Ci mettiamo a disposizione della coalizione perché siamo certi che con lui sarà possibile portare avanti il nostro obiettivo di operare un importante ricambio generazionale nella vita politica ed amministrativa albese”. “Gli oltre 15 anni di esperienza amministrativa, uniti alla sua giovane età, rappresentano una garanzia di capacità, concretezza e buon senso, - aggiunge Luca Foglino, coordinatore di Alba in Azione - caratteristiche indispensabili per candidarsi a governare la Città e che come gruppo cittadino di Azione non possiamo che sposare appieno”. “Sono molto contenta di questa scelta di campo, - dichiara Alice Depetro, rappresentante di Più Europa - in piena coerenza con le scelte fatte in regione e per le elezioni europee con la lista Stati Uniti d’Europa. Con Energie Nuove porteremo avanti quelle idee e quel modello anche ad Alba, in supporto di Alberto Gatto”.
L’annuncio è arrivato dopo giorni confusi, soprattutto sotto il cielo di Azione. Solo tre giorni fa i calendiani avevano annunciato l’adesione di Fernanda Abellonio, assessore di centrodestra, con “grande favore” da parte del coordinamento di Granda in Azione. Molto meno entusiasmo, invece, dagli organi cittadini che per voce del coordinatore locale Foglino hanno disconosciuto “una scelta fatta a titolo personale e non a nome di Azione a livello cittadino e nazionale”, ovvero una manovra calata dall’alto “senza prima coinvolgere gli organi del partito cittadino e nazionale”.
La polemica è proseguita con l’intervento di Azione Piemonte che ha disconosciuto il gruppo cittadino: “Non è attualmente in carica alcun coordinatore di Azione per la città di Alba. Il partito celebrerà infatti i suoi congressi territoriali dopo le elezioni europee e amministrative e la rappresentanza territoriale fa capo al commissario regionale Enrico Costa”. “Ci dispiace apprendere che il nostro commissario regionale non conosca la situazione reale degli organi locali del partito, in quanto dopo una verifica con la segreteria nazionale di Azione ci risulta che il coordinamento di Alba in Azione è totalmente legittimato a prendere le proprie decisioni per quanto riguarda il proprio territorio di competenza” ha controreplicato il coordinamento “ribelle”, lanciando un siluro contro la linea di appeasement col centrodestra voluta dal ras piemontese Enrico Costa: “Se il commissario regionale ha deciso di perseguire il suo asse a titolo personale e non del partito col governatore Cirio non solo per le elezioni regionali ma anche per le comunali di Alba è libero di farlo, ma non di tirare in mezzo Azione e la sua sezione locale di Alba. Ci dispiace però che l’assessora Abellonio si sia prestata a questo giochino ridicolo aderendo ad Azione ad un mese dal voto, in barba al lavoro che alcuni cittadini albesi, che è chiamata a rappresentare, in diversi anni hanno svolto per creare una delle sezioni locali più numerose e attive di Azione nel Piemonte”.
In attesa di capire chi manterrà il “marchio” di Azione alle prossime comunali, anche ad Alba il centro si sfalda di fronte a un risorgente bipolarismo (come è già accaduto a Fossano). La novità è che sotto le torri un terzo candidato potrebbe comunque esserci: lo ha annunciato il presidente dell’Ente Turismo ed ex deputato di Scelta Civica Mariano Rabino, senza però chiarire - per adesso - chi dovrebbe guidare la nave corsara che tenterà di strappare qualcosa alle corazzate di Bo e Gatto.