Nella giornata di oggi, mercoledì 27 giugno 2018, il Sindaco di Alba Maurizio Marello ha aderito alla campagna #liberiamoisindaci. Lanciata dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), la campagna include una proposta di legge da inviare al governo per chiedere la revisione di alcune norme relative al ruolo e alle attività dei sindaci e dei comuni italiani.
In sostanza la proposta di legge “si pone l’obiettivo di “liberare” i sindaci e gli amministratori locali da tutti quegli ostacoli che impediscono un’attività continuativa e regolare durante il loro mandato e, soprattutto, li impegnano in attività e compiti anacronistici”. Si chiedono, “pari condizioni democratiche nell’accesso a tutte le cariche elettive, e che sia garantito il pieno diritto di elettorato passivo superando una disciplina anacronistica e che li rende diseguali rispetto, ad esempio, ai presidenti di regione”.
Inoltre, si chiede, ad esempio, l’abolizione della firma del sindaco sull’autorizzazione ai trattamenti sanitari obbligatori decisi dal personale medico. Oltre a ciò, oggi i sindaci sono chiamati a compiere atti di carattere tecnico e ne rispondono eventualmente, mentre non hanno poteri di programmazione rispetto ad alcuni temi. Allo stesso tempo, i sindaci rispondono direttamente degli effetti di atti di gestione compiuti dai dirigenti, nonostante la vigenza del principio di separazione fra indirizzo politico e gestione negli enti locali.
La proposta mira anche ad introdurre misure di semplificazione amministrativa e ordinamentale atte a sostenere i processi di crescita socio-economica. Si chiede pure di liberare i dipendenti comunali da procedure e adempimenti interni burocratici per consentire di utilizzare tempo e risorse nel funzionamento più rapido della macchina comunale. Si chiedono anche norme diverse per i piccoli comuni che magari hanno solo un dipendente per gestire una mole complessa di lavoro. Si chiede l’abolizione dei tetti di spesa e la semplificazione sulle procedure di riscossione da parte dei comuni.
Insomma, una lunga proposta composta da 31 articoli e sei titoli per avere regole più snelle per i sindaci e per i dipendenti comunali.