Resta confermata la visita che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha in programma per sabato 12 maggio a Dogliani, a 70 anni dall’11 maggio 1948 in cui Luigi Einaudi, statista, economista e primo Presidente della Repubblica italiana eletto, prestava giuramento. Alla cerimonia saranno presenti tutte le autorità locali, tra cui anche il presidente della Provincia e sindaco di Cuneo, Federico Borgna.
Einaudi, nato nella vicina Carrù, si era trasferito a Dogliani, città natale della madre. Presidente della Repubblica dal 1948 al 1955, Senatore del Regno fin dal 1919 e quindi Senatore della Repubblica, Einaudi è stato membro dell’Assemblea costituente, docente universitario, Governatore della Banca d’Italia (1945-1948). Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, oltre che Ministro del Tesoro e delle Finanze prima e del Bilancio poi negli esecutivi De Gasperi dell’immediato secondo Dopoguerra, editorialista de La Stampa e de Il Corriere della Sera, corrispondente dell’Economist. E’ morto a Roma nel 1961. Ad Einaudi è dedicata la sala maggiore del Centro Incontri della Provincia di Cuneo.
Intellettuale di fama internazionale, Luigi Einaudi è considerato anche oggi uno dei padri della Repubblica. Come governatore della Banca d’Italia, come ministro e infine come Capo dello Stato, le sue concezioni politiche ed economiche sono entrate nella costruzione di un nuova Italia postbellica liberaldemocratica. I problemi affrontati da Einaudi allora sono ancora quelli di oggi, come quello della riforma elettorale che fu motivo di tante battaglie nel 1953. In molti dei suoi testi come “Scrittoio del Presidente” (1956) o “Prediche inutili”, composte fra il 1955 e il 1959, si trovano spunti di grande importanza e attualità. L’ultima visita di un Presidente della Repubblica a Dogliani è stata nel 2011, in carica c’era Giorgio Napolitano che venne nella Granda in occasione del 50° anniversario della morte di Einaudi.